Prosegue senza sosta il lavoro estivo del premier Matteo Renzi, il quale dopo aver messo "al sicuro" la legge sul Senato, adesso si sta concentrando anima e corpo sulle modifiche da apportare all'attuale legge elettorale che a partire dai primi di settembre 2014 sarà al centro del dibattito di Palazzo Madama. Un dibattito che di sicuro susciterà un bel po' di polemiche e colpi di scena. Proprio per questo motivo il Presidente del Consiglio oggi, mercoledì 6 agosto 2014, incontrerà il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Riforme Renzi, news oggi 6 agosto 2014: stop a quota 96, Grillo attacca

Le ultime news di oggi, quindi, rivelano che spetterà a Berlusconi stabilire fino a che punto il suo partito è disposto ad accettare le varie modifiche che sono state presentate al testo licenziato dalla Camera.

Argomenti che Berlusconi ha avuto modo di affrontare in questi giorni in lunghe riunioni che si sono svolte a Palazzo Grazioli con Niccolò Ghedini e Giovanni Toti.

Al momento l'idea di Berlusconi sarebbe quella di ascoltare le proposte che verranno fatte quest'oggi da Renzi, dopodiché il leader di Forza Italia si prenderà un bel po' di tempo per decidere in attesa che arrivi settembre, quando potrebbe essere necessario un nuovo incontro con Renzi, prima che la trattativa entri nel vivo. Intanto non si placano le polemiche da parte del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che si è schierato contro la nuova riforma del Senato, sostenendo che i costi non saranno dimezzati così come vuol far credere Renzi.

Le ultime news sulle riforme del governo Renzi, riguardano anche il mondo della scuola e quello dei pensionati. In particolare nella giornata di lunedì è saltato definitivamente lo sblocco degli oltre 4mila docenti della Quota 96 che sarebbero dovuti andare in pensione a settembre 2014. A proposito di questo slittamento, il premier Renzi ha fatto sapere che non si tratta di un passo indietro che il governo sta facendo nei confronti dei docenti della Quota 96.

Lo scopo, infatti, è quello di proporre un intervento più ampio che dovrebbe andare in vigore a partire da fine agosto e che riguarderà in modo particolare tutto il mondo della scuola e non solo i 4 mila pensionamenti della Quota 96. Per quanto riguarda i pensionamenti d'ufficio, invece, restano valide le soglie previste per il resto dei dipendenti pubblici.