Sono davvero allarmanti i dati recentemente resi noti dall'Osservatorio sull'immagine delle carceri italiane nella stampa estera in riferimento a quello che pensano i giornali stranieri sulla vita nei penitenziari del Belpaese nel biennio 2010 - 2012. Dopo un'accurata analisi su alcuni dei principali organi di stampa di tutto il mondo, tra i quali vi segnaliamo tra gli altri The New York Times, The Guardian, The Times e Der Spiegel, ne è risultato un'immagine a dir poco compromessa: ben il 75% dei giornali analizzati considera i penitenziari italiani delle strutture invivibili dove i detenuti soggiornano in situazioni ai limiti della sopportazione umana.

Solo il 10% degli organi di stampa stranieri, preferisce mantenersi imparziale limitandosi a citare esiti di processi o solo i fatti, senza critiche. Il restante 15% vede qualcosa di buono in una situazione nella quale c'è davvero poco in cui stare allegri.

Situazione carceri: i più critici gli spagnoli, molto male anche per i tedeschi

Nella situazione fotografata dai principali giornali di tutto il mondo, sono gli spagnoli i più critici. Forse a causa del dramma del cittadino iberico Oscar Sanchez che è rimasto rinchiuso nelle strutture di pena italiane per 20 mesi senza motivo, le carceri del nostro Paese vengono dipinte come "terribili prigioni italiane" dove " i cittadini spagnoli confessano reati non commessi pur di andarsene".

Non molto più ottimistica, l'idea che hanno i tedeschi dei nostri istituti di pena dove attualmente sono rinchiusi 110 cittadini teutonici e dove si scrive che nel Paese delle vacanze esistono carceri invivibili e sovraffollate. Va aggiunta un'informazione, non certo positiva per l'immagine della penisola, di circa 60.000 detenuti italiani ancora rinchiusi anche se in attesa di giudizio.

Si tratta solo di alcune delle affermazioni che il recente rapporto dell'Osservatorio ha presentato alla Camera dei Deputati e che verrà aggiornato ogni sei mesi, in attesa che la politica cerchi di trovare la giusta soluzione ad un dramma attualmente molto lontano dall'essere risolto. A tal proposito, il provvedimenti di clemenza quali l'amnistia e l'indulto appaiono per molti, Radicali in primis, l'unica strada sensata e veloce da percorrere.