Non sono bastate le primarie dell'alleanza del centrosinistra, con le quali Giuseppe Falcomatà è stato scelto dai cittadini come candidato alla carica di Sindaco, per quietare gli animi di chi non è stato scelto, tra cui, Domenico Battaglia (attualmente consigliere provinciale), concorrente insieme a Falcomatà che ha perso per un centinaio di voti la possibilità di essere il candidato a Sindaco. Disattendendo le regole delle primarie, per colmare la rabbia della sconfitta, in città circolano voci che Domenico Battaglia si sta barcamenando per organizzare una sua lista e sfidare il giovane Giuseppe Falcomatà, tentando di riscattarsi della sconfitta sancita attraverso le primarie con le quali gli elettori reggini hanno fatto la loro scelta.

A Reggio Calabria si voterà il 26 ottobre 2014 per la scelta del primo cittadino e dei trentadue consiglieri e, per quanto riguarda gli alleati del Pd, oramai i remi sono stati tirati in barca. L'unico candidato ufficialmente in corsa per la poltrona di sindaco è Giuseppe Falcomatà. Mente nel resto della politica locale, invece, vige il caos totale. Gli accordi del mattino si sciolgono la sera e viceversa. Potrebbe anche darsi che alla fine, Domenico Battaglia, come Enzo Amodeo, sposeranno il programma di Falcomatà, ma intanto nulla è ufficiale. Mentre nel resto del centrosinistra le beghe e le ripicche in questo periodo preelettorale si susseguono quotidianamente, venerdì u.s. il consigliere regionale Aurelio Chizzoniti ha ufficialmente dichiarato la sua candidatura a Sindaco di Reggio Calabria con la lista "Reggio nel cuore".

"Forza Italia" invece ha individuato in Lucio Dattola il prossimo candidato a Sindaco di Reggio Calabria, ma non è stata ancora ufficializzata la sua scesa in campo. Il comunicato stampa diffuso qualche giorno fa da Nino Foti vice coordinatore regionale di F.I. parla di lavori ancora in corso.

Ci sarebbero attualmente incontri interpartitici con le altre forze di centrodestra per confrontarsi su alleanze e programmi.

Giuseppe Scopelliti, nonostante la condanna in primo grado a sei anni di reclusione e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, continua a influenzare da dietro le quinte, la politica reggina.

L'accordo tra l'UDC di Lorenzo Cesa, il "Nuovo Centro Destra" e "Forza Italia", non è facile. Troppa ruggine li separa e la scelta unanime di un candidato che soddisfi tutti, potrebbe tardare.

Fermo restando che "Forza Italia" avrebbe già deciso per Lucio Dattola, anche se, l'attuale presidente di Unioncamere per la Calabria, non sia particolarmente simpatico ai reggini, tanto meno a Confindustria che boccia tutte le candidature in campo e lancia un patto civico per salvare Reggio Calabria dallo stato drammatico economico, politico e sociale ed in cui si trova attualmente. Il direttivo di "Confindustria Reggio Calabria", ha approvato all'unanimità un appello alle forze "sane, politiche e sociali" della città, per creare uno schieramento che proponga un governo di salute pubblica.

Resta il fatto che per conquistare il posto di primo cittadino e uno scranno in consiglio comunale, molti reggini sono disposti a tutto.

Nonostante la città versi in condizioni veramente disastrate e le casse del comune sono completamente a secco. Il che, comporterà per la nuova Giunta un lavoro immane per il risanamento dei conti e per l'organizzazione dei servizi. Probabilmente per i candidati l'unico interesse da perseguire a tutti i costi, è la possibilità di essere eletti e non quella di redigere un ottimo programma che possa veramente fare il bene della Città e dei suoi abitanti.