C'è baruffa nell'aria, recitava un vecchio slogan pubblicitario. C'è baruffa all'Istruzione, si potrebbe dire ai giorni nostri con le difficoltà nei rapporti tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Tra i due sembra essersi scavato un solco profondo, una diversità di vedute e di propositi che lascia presupporre un divorzio che sembra oramai scontato. Il fatto che il premier abbia ribadito, più volte, che sulla riforma della Scuola 'vuole metterci personalmente la faccia' sta a indicare un allontanamento dal pensiero dell'attuale numero uno del Miur.

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sono state le recenti dichiarazioni dell'Onorevole Giannini (lunedì scorso) alla giornata inaugurale del meeting di Comunione e Liberazione di Rimini dove l'esponente di Scelta Civica ha posto l'accento sull'importanza della scuola paritaria, un'affermazione che è stata accolta con entusiasmo dall'uditorio presente, molto meno da Matteo Renzi.



Miur e riforma della scuola: Renzi farà fuori il ministro Giannini?

La nomina del ministro Federica Mogherini come rappresentante degli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell'Unione Europea renderà necessario un 'rimpasto' con alcuni movimenti che potrebbero dare, a questo punto, al presidente Renzi l'opportunità di 'silurare' il ministro Giannini. L'ex sindaco di Firenze avrebbe confessato ai suoi compagni di partito la necessità che la scuola diventi un tema costitutivo del Partito Democratico e l'assenza del responsabile del Miur dalla recente riunione organizzata dal presidente del Consiglio è un altro chiaro segnale che le radici politiche stanno contribuendo ad allontanare sempre più il capo dell'esecutivo dal ministro.

Forse già mercoledì avremo le idee più chiare riguardo alla strada che Renzi ha deciso di intraprendere: un'altra assenza dell'Onorevole Giannini potrebbe dare ulteriori conferme in merito alla sua bocciatura anche se già, fin d'ora, si sta già pensando a qualche nome nuovo, questa volta della 'scuderia PD'.