In materia di Jobs act, Vendola, leader di Sel,  ha le idee chiare. Secondo il Presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, il Jobs act è una porcheria di estrema destra che cerca di nascondere la deriva orwelliana alla quale ci troviamo di fronte. Vendola ha affermato che l'Italia non fa altro che contemplare uno stato di precarizzazione generalizzata del mercato del lavoro da cui nessuno rimane indenne. Le dichiarazioni dure del leader del partito Sinistra Ecologia Libertà "sulle porcherie all'italiana dell'estrema destra" sono state pronunciate a margine di un Convegno nella Regione Lazio in materia di Riforme sul lavoro e di Jobs act. L'ok dal Senato si avrà però solo per l'8 ottobre.

Vendola: Jobs act? Una porcheria di estrema destra

Uno Stato che si trova in mezzo alla deriva orwelliana che cerca di celare sotto i neologismi la precarizzazione generalizzata che giornalmente ci troviamo di fronte. Sono queste le dichiarazioni di Nichi Vendola, Presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, il quale ha affermato che costantemente si prova ad utilizzare "un vocabolario suadente" per celare delle autentiche porcherie, e il Jobs act è associato proprio a questa categoria. "Il Jobs Act è una cosa di estrema destra, contempla la precarizzazione generalizzata del mercato del lavoro" e, - continua Vendola - è il contrario di quello che bisognerebbe fare". Ancora tensioni, dunque, in casa Sel, in cui il leader fa intendere che il ddl delega è da considerarsi una riforma dannosa per il paese.

Parole estremamente dure quelle del leader movimento Sinistra Ecologia Libertà, pronunciate in occasione di un convegno nella Regione Lazio, in materia di riforme sul lavoro. Proprio ieri, infatti, il partito di Sinistra Ecologia Libertà aveva lasciato la commissione Lavoro del Senato in segno di protesta per i programmi e le idee non in accordo con i propri progetti miranti a trovare una risoluzione alla forte crisi che colpisce il nostro Paese, con gli alti tassi di disoccupazione, riduzione della crescita delle imprese, la frequente chiusura delle fabbriche per fallimento. Tutta colpa della "deriva orwelliana" a cui lo Stato sta andando incontro senza alzare un dito - secondo Vendola - ma che resta racchiuso nella contemplazione di uno stato di precarizzazione del mercato del lavoro che affligge tutta la popolazione del territorio nazionale, prerogativa delle porcherie italiane di estrema destra. L'ok del Senato sulle nuove Riforme sul mercato del lavoro si avrà, però, solo per l'8 ottobre.