E' "sostanzialmente risolto" il problema del sovraffollamento carcerario in Italia "come ha dimostrato il pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo su questo"; lo ha dichiarato il presidente del consiglio e leader del Pd Matteo Renzi ieri nella sala dei gruppi parlamentari di Montecitorio durante la conferenza stampa di fine d'anno in cui ancora una volta ha chiuso le porte all'eventuale approvazione di amnistia e indulto 2015 che tuttavia restano di competenza parlamentare e non governativa.

Amnistia e indulto 2015? Ultime notizie, Renzi: problema carceri risolto in altro modo

"Condivido che siano inumani i tempi di un processo così lungo sui quali stiamo intervenendo", ha comunque assicurato il premier facendo riferimento alla riforma della giustizia che include anche la riforma del sistema penitenziario su cui sta lavorando il ministro della Giustizia Andrea Orlando confrontandosi con tutte le parti interessate.

Per ridurre la popolazione carceraria numerosi gli interventi del Governo Renzi: dalla legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali e ai lavori di pubblica utilità al decreto svuota carceri che concede sconti di pena del 10% e risarcimenti in denaro ai detenuti; dalla riforma della custodia cautelare in carcere a nuovi accordi internazionali per l'espatrio dei detenuti stranieri nei loro paesi d'origine; dal nuovo decreto legislativo sulla non punibilità dei reati lievi alle nuove misure annunciate dal guardasigilli: sconti di pena e pene alternative per chi è disponibile a lavorare.

Amnistia e indulto, il premier Renzi: sono prerogativa del Parlamento

Quanto ad amnistia e indulto 2015 "sono prerogativa del Parlamento", ha detto il presidente del Consiglio dei ministri che su indulto e amnistia ha espresso più volte pareri diversi, dichiarandosi a volte a favore altre colte contrario.

"Ma se amnistia e indulto sono una risposta al problema - ha spiegato il premier nel corso della conferenza stampa di fine d'anno - noi lo abbiamo risolto in modo alternativo". Renzi ha fornito nuovi dati e statistiche sottolineando che attualmente i detenuti in attesa di processo sono passati da 11.000 a 8.000.

Indulto e amnistia 2015, Capodanno: il primo gennaio iniziativa radicale in Calabria

A pensarla diversamente dal premier Renzi e dal guardasigilli Orlando sono i Radicali italiani di Marco Pannella e Rita Bernardini.

"Mentre il Presidente del Consiglio dichiara di aver risolto il problema della carceri senza fare né amnistia né indulto i Radicali italiani, anche in Calabria - scrive in una nota stampa Giuseppe Candido che farà parte della delegazione di Radicali calabresi in visita alla struttura - continuano il loro sostegno al Satyagraha di Marco Pannella e Rita Bernardini col digiuno a staffetta e, per giovedì primo dell'anno, torneranno in visita alle 10 alla casa circondariale Ugo Caridi di Catanzaro per verificarne le condizioni".

Carceri, indulto e amnistia 2015, Antigone a Napolitano: nomini garante detenuti

"Presidente Napolitano, prima di lasciare il Quirinale nomini il Garante nazionale delle persone private della libertà". E' quanto chiede l'associazione Antigone, che si batte per i diritti dei detenuti, in una lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che si è più volte espresso contro il sovraffollamento carceri chiedendo - non solo con il messaggio alle Camere dell'8 ottobre 2013 ma in diversi interventi solenni - l'approvazione di amnistia e indulto.