Riunione importante del consiglio dei ministri domani (giovedì 11 dicembre) in materia di riforma della giustizia mentre restano all'ordine del giorno dei lavori della commissione Giustizia del Senato della Repubblica i quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto 2014-2015. Secondo quanto annunciato oggi dal guardasigilli Andrea Orlando (del Partito democratico) nuove misure sono in arrivo contro mafia e corruzione anche alla luce dell'inchiesta "Mondo di mezzo" che ha scoperchiato gli intrecci tra mafia e politica a Roma Capitale.

Riforma giustizia Renzi-Orlando, processo penale e prescrizione in CdM

"Il consiglio dei ministri - ha annunciato ieri il ministro della Giustizia in un'intervista concessa al quotidiano La Repubblica - licenzierà il testo che cambia tutto il processo penale, prescrizione compresa, ferma al primo grado, con tempi bloccati - ha sottolineato l'esponente del Governo Renzi - in appello e in Cassazione". Ad accelerare l'iter delle nuove norme per la prescrizione la tanto discussa sentenza del processo Eternit per disastro ambientale doloso che dopo la condanna in primo e in secondo grado si è concluso con l'assoluzione per prescrizione in Cassazione.

Riforma giustizia, Orlando: pene più severe per politici corrotti e mafiosi

Il ministro della Giustizia ha negato ritardi sulla riforma della giustizia che doveva essere pronta entro giugno 2014.

"La prima data riguarda le proposte - ha detto il guardasigilli - ma i provvedimenti sono stati licenziati a fine agosto. Andrea Orlando ha sottolineato che il Governo Renzi ha introdotto nuove norme per confiscare i beni ai politici corrotti e accelerare le confische dei patrimoni mafiosi. "Ridare indietro i soldi rubati - ha spiegato il ministro della Giustizia illustrando i nuovi provvedimenti - sarà la condizione senza cui non si potranno avere sconti di pena.

Sarà una pena aggiuntiva di forte deterrenza. Come abbiamo visto per i mafiosi, aggredire i patrimoni - ha sottolineato Orlando (Pd) - spesso spaventa più del carcere".

Carceri, amnistia e indulto 2015: ancora nessun testo unificato al Senato

E in materia di giustizia ancora da risolvere il problema del sovraffollamento carcerario contro il quale il Capo dello Stato Giorgio Napolitano sollecita l'approvazione di amnistia e indulto che restano nel calendario dei lavori della commissione Giustizia di Palazzo Madama dove la senatrice del Pd Nadia Ginetti (relatrice di maggioranza) ha chiesto un nuovo confronto con il governo per poter procedere eventualmente con la presentazione di un testo unificato per indulto e amnistia che dovrebbe preparare in collaborazione con il senatore di Forza Italia Ciro Falanga (relatore di minoranza) il quale ha già annunciato di aver predisposto un testo base di un ddl per la concessione di misure straordinarie di clemenza.

Il guardasigilli ha già annunciato di volere usare i decreti attuativi delle legge delega sulla giustizia anche per riformare il sistema penitenziario e ha valutato positivamente,come del resto anche il Consiglio d'Europa, i miglioramenti della situazione all'interno degli istituti penitenziari italiani dove il numero dei detenuti è stato ridotto grazie alla nuova legge sulle pene alternative e la messa in prova ai servizi sociali o ai lavori di pubblica utilità e al decreto svuota carceri che concede sconti di pena del 10% e risarcimenti in denaro ai detenuti che sono stati costretti a vivere in celle sovraffollate in condizioni inumane e degradanti, secondo la sentenza pilota Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo.