Atene, Syriza di Alexis Tsipras e Partito Greci Indipendenti di Panos Kammenos: questa la coalizione che darà vita al nuovo governo greco. Cosa che succederà presto visto che Tsipras ha già ricevuto l'incarico di formare il nuovo esecutivo. Come preannunciato, il leader di Syriza ha fatto giuramento solo politico e non religioso nelle mani del Presidente della Repubblica greca Karolos Papoulias. Tsipras, stando ai media ellenici, dovrebbe formare il governo già mercoledì 28 gennaio.

Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha vinto le Elezioni politiche greche ottenendo il 36,34% dei voti.

Il suo partito è giunto a un passo dai 151 seggi necessari per ottenere la maggioranza assoluta in parlamento, conquistandone 149. Un risultato eccezionale per Tsipras, ma che non basta per formare un governo senza alleati. Per dare vita al nuovo esecutivo, Tsipras e il suo partito hanno raggiunto l'intesa con il Partito Greci Indipendenti (Anel) che, forte del 4,75% dei voti e dei 13 seggi conquistati alle urne, ha deciso di sostenere il futuro premier. «Da questo momento il Paese ha un nuovo governo», ha detto Kammenos, leader della compagine di destra anti-euro, dopo l'incontro con Tsipras.

I commenti e le dichiarazioni da parte degli Stati membri e delle istituzione Ue (Unione Europea), dopo il risultato delle elezioni in Grecia, si sono susseguite e rincorse per tutta la notte, con molti quotidiani che hanno dato risalto al compiacimento degli euroscettici: il nascente esecutivo greco ha intenzione di dettare le sue condizioni in Europa.

L'Ue è stata particolarmente dura nei confronti della Grecia imponendo una politica economica all'insegna della famigerata Austerity. E i germi della vittoria odierna del partito della sinistra radicale di Tsipras vengono proprio da lì: Tsipras ha fatto infatti della battaglia contro l'austerità e i vincoli di bilancio imposti dall'Ue uno dei suoi vessilli.

Il programma di Tsipras e Syriza: tagliare il debito pubblico e riformare la politica nazionale

I punti del programma elettorale di Syriza sono chiari e ambiziosi come il taglio netto del debito pubblico nazionale e la riforma dell'intero sistema politico, soprattutto nei settori della politica economica e monetaria. Niente più diktat da parte della BCE (Banca Centrale Europea) e dal fondo monetario internazionale, e ovviamente rinegoziare il debito pubblico con gli Stati creditori (tra cui l'Italia).

Della futura azione politica estera, questi i punti centrali del programma del nascente esecutivo greco a guida Alexis Tsipras.

Il rilancio dell'occupazione a partire dai giovani, l'aumento del salario minimo e il ripristino della tredicesima, gli altri impegni con il popolo greco che Tsipras e il suo governo devono mantenere. Sul fronte della politica sociale, completano il programma le misure a favore delle fasce meno abbienti come il ritorno al sistema pre-crisi dei servizi essenziali pubblici e gratuiti (leggi sanità, trasporti e energia elettrica). Non di meno, nella lunga lista degli obiettivi, c'è l'eliminazione della tassa sulla casa.

Il popolo greco, falcidiato dalla crisi, dalla soluzione austerity imposta dall'Ue, e dalla conseguente protesta sociale che ne è scaturita, ha trovato nell'ingegnere greco Alexis Tsipras una valvola di sfogo. Ora, il nuovo leader non può sbagliare e l'alleanza con Anel, nel caso ci fosse bisogno di un ulteriore conferma, fa capire quali sono i propositi futuri della Grecia rispetto all'Unione Europea.