È stata data notizia in queste ore che, il tesoriere dei Radicali Italiani, Valerio Federico, accompagnato da un rappresentante della Fondazione Exodus, Roberto Sartori, hanno fatto visita, nei giorni scorsi, al penitenziario di Bassone di Como, unica struttura scelta in Lombardia per sensibilizzare sulle condizioni di vita dei detenuti nelle carceri italiane allo scopo di promuovere quei provvedimenti di amnistia e indulto, tanto richiesti in questi ultimi mesi e provenienti da diverse personalità italiane.

Sul sito internet dei Radicali Italiani è stata pubblicata una nota relativa alla visita sopracitata 'Nelle carceri italiane, così come avviene in quello di Como, non esiste un ordinamento penitenziario; infatti, i detenuti sono costretti a scontare due pene, quello per il reato commesso e quello, più grave, per le pessime condizioni di vita all'interno dei penitenziari.

Questa seconda pena non è giusta e viene scontata anche dai detenuti in custodia cautelare. Ricordiamo che, il regolamento penitenziario, nato nel 1975 e modificato nel 2000, mette in evidenza una serie di diritti per tutti i detenuti nelle carceri italiane: essi dovrebbero dormire in camere singole, i servizi igienici dovrebbero essere collocati in una stanza vicina alla camera, ai detenuti andrebbe assicurato un lavoro, nelle celle dovrebbe essere disponibile l'acqua calda'.

Nella nota, pubblicata dal sito dei Radicali Italiani, viene inoltre messo in evidenza il sovraffollamento del carcere di Como pari al 180 percento, problema presente nella maggior parte delle carceri sul territorio nazionale e sul quale si sta dibattendo in quest'ultimo periodo.

Infatti, i detenuti sono 367 con soli 200 posti a disposizione, gli educatori sono solamente 5, uno ogni 73 detenuti; infine, nello stesso penitenziario è presente un'aula bunker, costata molti anni fa circa 10 miliardi di vecchie lire, utilizzata solamente una volta. A quanto sembra questa stanza è ora in condizioni di completo abbandono non più utilizzata.