Doppio sondaggio politico elettorale, oggi 21 febbraio 2015 vi invito a valutare e commentare le intenzioni di voto ai partiti politici e i dati sulla fiducia in Renzi e nel suo Governo, in base all'elaborazione di 2 istituti: Ipr Marketing e Tecnè; entrambi i sondaggi elettorali sono stati presentati nella trasmissione di Rai 1 Porta a Porta di Bruno Vespa.

Sondaggi politici Ipr e Tecnè a confronto al 21/02/2015

Intenzioni di voto elettorali Ipr Marketing

Il PD rispetto a 15 giorni fa sale dell'1,5% e raggiunge quota 38,5%; evidente che siamo ancora sotto la spinta della elezione al Quirinale di Mattarella voluta a tutti i costi dal Premier e segretario del partito Matteo Renzi.

In calo i consensi del M5S che con il 18,5% scendono dell'1,0%; possiamo dedurre che la mancata partecipazione seppur di disturbo (magari con la proposta Prodi) nella partita del Colle, ha mostrato ancora una volta qualche limite nella strategia politica dei 5 Stelle.

Due settimane fa erano appaiate le due maggiori forze politiche di Centrodestra, oggi la Lega Nord ha, invece, staccato l'avversario di un punto crescendo dell'1,5% e portandosi al 14,5%, mentre Forza Italia, anche se in crescita dello 0,5%, si attesta al 13,5%, tutto sommato prevedibile vista la rottura del Patto del Nazareno che ha visto sconfitto Berlusconi e i continui dissidi interni al partito, anzi, appare già strano vedere un accenno di ripresa di FI.

Fratelli d'Italia-An stabile al 2,0% rimane ancora sotto la soglia di sbarramento Italicum fissata al 3%, conquisterebbero invece dei seggi se si votasse oggi alla Camera, sia l'area popolare NCD-UDC al 4,0% in salita dello 0,5%, sia SEL che pur in calo dello 0,5%, viene stimato al 3,5%. Da segnalare come i dati sulla fiducia sia divergenti.

Se l'indice di gradimento in Renzi passa dal 45% al 49%, non convince l'operato del Governo che scende dal 33% al 31%.

Intenzioni di voto elettorali Tecnè

Il confronto riguarda i dati di un mese fa dello stesso istituto. Il PD al 38,0% guadagna addirittura il 3,0%, mentre il M5S al 18,0% perde il 2,0%, un gap che aumenta considerevolmente.

Bene la Lega Nord che viene data indietro di 2 punti rispetto a Forza Italia, con l'attuale sondaggio elettorale raggiunge al 14,0% l'alleato presunto di Centrodestra. Tutto questo perché mentre il partito di Salvini cresce dell'1,0%, quello di Berlusconi perde l'1,0%.

L'alleanza NCD-UDC viene indicata al 5,0% e in crescita dell'1,0%, ma ad entrare in Parlamento ci riuscirebbero anche i deputati di FDI-AN e di SEL, ambo le forze politiche sono al 3,0%, stabile la prima, in calo dell'1,0% l'altra. In linea la questione di fiducia, infatti, Matteo Renzi sale del 3,0% e arriva al 42%, bene anche il Governo che cresce del 2,0% e si attesta al 30%, un dato che rimane comunque molto basso e che rappresenta la delusione sostanziale dei cittadini italiani.