Gli ultimi sondaggi politici elettorali Demos e Pragma, svoltisi in sei paesi europei, sono stati pensati per costruire un quadro sulla percezione delle istituzioni europee nei cittadini. Si è chiesto cittadini un'opinione sull'Unione Europea e sulla moneta unica, l'Euro. I dati che ne vengono fuori mostrano come cresca continuamente l'Euroscetticismo e come per la maggior parte dei cittadini europei l'Euro e l'Unione Europea non rappresentino una comunità politica all'interno della quale ritrovare la propria identità. In questo scenario, l'Italia è il paese in cui la fiducia nell'Europa è minore e quello in cui la maggiore percentuale di cittadini preferirebbe un ritorno alla lira.

Ecco i dati degli ultimi Sondaggi politici elettorali Demos e Pragma sull'Europa e l'Euro.

Sondaggi politici elettorali in 6 paesi: la fiducia nelle istituzioni europee

La prima domanda che è stata posta ai cittadini di sei paesi europei (Italia, Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e Polonia) dai sondaggi politici elettorali Demos e Pragma riguarda la fiducia nelle istituzioni europee. L'Italia si posiziona all'ultimo posto, dal momento che soltanto il 27,4%, dunque un cittadino su quattro, ritiene di potersi fidare dell'Europa. A seguire è la Gran Bretagna con il 28% ed è chiaro anche come non faccia parte del dibattito politico la possibilità dell'ingresso nella moneta unica. Poi si ha la Spagna al 40,5%, la Polonia al 42,1% e la Francia al 43%.

L'unico paese in cui la fiducia supera il 50% degli intervistati è la Germania con il 53,4% e le motivazioni politiche sono a tal punto chiare da non necessitare un'analisi specifica..

Sondaggi politici elettorali in 6 paesi: qual è il giudizio dei cittadini europei sulla moneta unica?

La seconda domanda che è stata posta dai sondaggi politici elettorali Demos e Pragma riguarda la fiducia nella moneta unica.

I risultati sembrano essere contraddittori. Analizziamo il caso dell'Italia: per il 30,5% l'Euro andrebbe abbandonato e bisognerebbe tornare alla Lira, per il 53,8% nonostante i problemi provocati dalla moneta unica occorre rimanervi ed è necessaria per lo sviluppo, per l'11,1% ha prodotto soprattutto vantaggi e soprattutto lo continuerà a fare.

I dati sono interessanti: in Francia, ad esempio, è il 51,8% a ritenere che l'Euro sia necessario anche se porta problemi, in Germania è il 46% e in Spagna il 51,4%. L'impressione è che i cittadini europei abbiano la consapevolezza che qualcosa non va nell'organizzazione politico-economica europea, ma che prevalgano comunque indicazioni di carattere pragmatico, c'è come la percezione di un salto nel vuoto qualora si dovesse tentare il ritorno alle monete nazionali. Nonostante ciò - e può sembrare paradossale - la Germania è il paese in cui la volontà di uscita dall'Euro è maggiore: il 36,8% ritiene che debba essere abbandonata.

Un altro dato da non sottovalutare è quello che riguarda Gran Bretagna e Polonia: ai cittadini dei due paesi è stato chiesto se desidererebbero l'Euro come moneta.

Ebbene, tra gli inglesi l'83,6% è assolutamente contrario, mentre tra i cittadini polacchi il 70,9%. Sembra, dunque, che coloro che sono rimasti fuori dalla moneta unica per un motivo o per l'atro non la rimpiangano per nulla. È tutto con i risultati commentati degli ultimi sondaggi politici elettorali europei. Per ricevere aggiornamenti e commenti su questo tema, il nostro consiglio è cliccare su "Segui" posto in alto al di sopra del titolo dell'articolo.