VERONA - Flavio Tosi fuori dai giochi. Ad annunciarlo intorno le 22 di ieri Matteo Salvini, il segretario della Lega Nord, che prende atto della decaduta di Flavio Tosi dal partito della Lega. Dopo le indiscrezioni che giravano sulla cacciata di Tosi la smentita sembra ormai ufficializzata, anche se la decisione si saprà solo in giornata. Anche se il sindaco di Verona, nella trasmissione Otto e mezzo condotta da Lucia Annunziata, aveva ribadito la sua appartenenza al partito, i malumori nel partito leghista aumentano.
Flavio Tosi fuori dalla Lega Nord. Il termine ultimo per il sindaco di Verona sarebbe scoccato intorno le ore 14.
Il motivo scatenante sarebbe stato il suo rifiuto di abbandonare la sua fondazione 'Ricostruiamo il Paese'. O l'uno o l'altro. La Lega Nord o la sua fondazione. Lunedì i vertici della Lega Nord, con il senatùr Umberto Bossi, si erano riuniti per decidere sul da farsi. E avevamo concesso al segretario della Liga Veneta 24 ore di tempo per decidere da che parte stare. Tuona dal suo account Twitter Giampaolo Bottacin, ex presidente della provincia di Belluno, che sigla la fuoriuscita di Tosi con un Game Over molto eloquente.
Anche se la segreteria del partito leghista ha subito smentito questa voce, come quella di un 'accordo' tra Tosi e Matteo Salvini tramite una lettera spedita dal sindaco di Verona.
Sembra che in questa lettera - mai ricevuta da Salvini - Tosi abbia espresso le condizioni per restare nella Lega Nord: no alla lista Zaia e no al commissariamento del partito nella regione del Veneto.
La Lega Nord pronta a buttare fuori Flavio Tosi. Anche se la famosa lettera di Flavio Tosi sembra non aver raggiunto ancora Matteo Salvini, l'entourage leghista avrebbe imposto delle dure condizioni al sindaco di Verona pur di rimanere nei ranghi della Lega Nord: nessuna lista regionale con la candidatura di Tosi; la lista della Liga Veneta potrà esser decisa da Tosi ma i nomi dei candidati dovranno passare lo scrutinio di Giampaolo Dozzo; la fondazione 'Ricostruiamo il Paese' di Tosi non dovrà presentarsi in nessuna campagna elettorale delle prossime elezioni amministrative.