Nel pomeriggio di sabato 28 marzo 2015 si realizza l'attesa partecipazione di Maurizio Landini, segretario della Fiom al corteo organizzato nella capitale per contestare il Jobs Act approvato dal parlamento. Secondo quanto riportato dall'Ansa, Landini ha detto: 'Renzi stia sereno, abbiamo più consenso del governo'. Temi principali della manifestazione organizzata dalla Fiom: combattere la precarietà e difendere i diritti dei lavoratori.

Maurizio Landini: 'Renzi stia sereno, abbiamo più consenso del governo'

Se non è una vera e propria sfida elettorale poco ci manca: il segretario della Fiom Landini con le sue dichiarazioni in occasione della manifestazione di Roma organizzata dalla Fiom per protestare contro il Jobs Act, getta il nuovo movimento nella mischia elettorale.

In un clima tipico delle manifestazioni sindacali il corteo ha preso il largo con una buona partecipazione di persone, tutte scontente della politica che sta attuando il governo del premier Renzi.

L'ambizione di proporre nuove idee

Il segretario delle tute blu, ha colto l'occasione per sottolineare con le sue dichiarazioni gli aspetti che la maggioranza degli italiani non hanno compreso riguardo le novità che si tenta di apportare. 'Abbiamo l'ambizione di proporre nuove idee per l'Italia', precisa Landini ai giornalisti che non ci sta a passare come un soggetto che propone vecchi principi populisti marciti nel tempo contro il progresso.

Le speranze del nuovo movimento

Landini ha proseguito le sue dichiarazioni affermando: 'Con la manifestazione si apre una nuova primavera del lavoro', precisando che il corteo non è aperto solo a determinati schieramenti politici, ma a tutti coloro i quali si rendano disponibili.

La speranza è 'Unire il lavoro', per riformare il sindacato e dare voce a tutti, ha concluso il segretario.

'Non ho intenzione di scendere in politica'

Giovedì sera durante la trasmissione Servizio pubblico, Maurizio Landini ha chiarito che tra i suoi intenti non vi è quello di scendere in politica a capo del neonato movimento. Ha inoltre aggiunto di essere disponibile a discutere con tutti, purché si facciano a suo dire realmente gli interessi dei lavoratori.