"Il Parlamento italiano approvi immediatamente un provvedimento di amnistia o indulto per onorare e celebrare il Giubileo della Misericordia di Papa Francesco". E' quanto si legge in una nuova petizione online lanciata su www.change.org da un cittadino italiano Alessandro Barretta, dopo la visita di Papa Francesco il 21 marzo scorso ai detenuti del carcere di Poggioreale di Napoli. La petizione, pubblicata sulla nota piattaforma online di campagne sociali dove è già cominciata la raccolta firme, verrà inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, rispettivamente Pietro Grasso e Laura Boldrini.

Amnistia e indulto, nuove petizioni online

Amnistia e indulto vengono ritenuti "imprescindibili" in considerazione, si legge nella lettera su change.org, della "drammatiche condizioni di sovraffollamento carcerario in cui sono costretti a vivere i detenuti". Sulla stessa pagina è pubblicato un video sul recente incontro del Pontefice con i detenuti. "Nella sua recentissima visita a Napoli Papa Francesco - si legge nella petizione online - ha rinnovato il suo appello per i diritti dei detenuti e verosimilmente inserirà le richieste per indulto e amnistia nella bolla papale del Giubileo Straordinario, così come già fece - viene ricordato - Papa Wojtyla al Giubileo del 2000".

Clemenza per i detenuti, 4 ddl al Senato

Ricordando che sono all'esame della commissione Giustizia del Senato i ddl per la concessione di indulto e amnistia, l'appello rivolto sul web è quello di rispondere "in massa questa petizione popolare per il rispetto dovuto all'Uomo ed ai suoi irrinunciabili Diritti". L'obiettivo è quello di "creare un movimento d'opinione che spinga come un'onda inarrestabile - si legge - alla loro immediata approvazione".

Questa nuova petizione online, che punta a sensibilizzare la politica facendo leva sullo spirito di indulgenza giubilare, è soltanto l'ultima in ordine di tempo, diverse le raccolte di firme e le lettere già inviate, finora senza successo, sia ai vertici delle istituzioni che al Vaticano.

In effetti Bergoglio, come da tradizione giubilare, potrebbe inserire l'appello per la liberazione dei detenuti nella bolla papale che sarà letta 11 aprile prossimo.

I segnali da parte del Santo Padre in questo direzione finora sono arrivati tutti. Anche se sembra comunque difficile che in Parlamento si possa trovare l'ampia maggioranza necessaria ad approvare amnistia e indulto, a molti non sembra infatti momento di parlare di clemenza per i detenuti mentre nuovi scandali che indignano l'opinione pubblica fanno accelerare l'iter del ddl anti corruzione che inasprisce le pene per i reati contro la Pubblica amministrazione che ha avuto il via libera in prima lettura dall'aula del Senato della Repubblica.

Giubileo, attesa la bolla di Papa Francesco

Intanto, oggi, giovedì santo, il Papa rimarca ancora una volta la sua vicinanza ai detenuti che per lui sono come "novelli discepoli".

Infatti, Sua Santità, dopo la visita a Poggioreale, ripete il rito della lavanda dei piedi che Cristo fece ai dodici apostoli all'interno nel carcere di Rebibbia a Roma, durante la Messa "In Coena Domini" che si celebra alla chiesa del Padre Nostro della struttura penitenziaria. Papa Francesco lava i piedi a sei detenuti uomini e sei donne, anche africani. Nel carcere di Rebibbia, prima della messa, il Pontefice incontra 150 detenuti uomini e 150 donne, delle quali 15 sono mamme con i loro bimbi.