Ieri durante la presentazione all'Auditorium di Milano sui fondi Ue FSE e FESR 2014/2020 il presidente lombardo del Carroccio, Roberto Maroni ha annunciato di voler sperimentare in Lombardia attraverso i fondi Fse della Comunità Europea, il Reddito di Cittadinanza cavallo di battaglia del M5S, che permetterà di dare dignità e sostenere tutti i residenti in Lombardia in difficoltà come gli anziani, i disoccupati e tutti i coloro che non riescono ad arrivare a fine mese.

Maroni e Salvini ora litigano sul reddito di cittadinanza

Immediata la dura replica del segretario federale che dopo il trionfo al Brancaccio di Roma ospite di CasaPound ha bocciato l'iniziativa del presidente lombardo Maroni si è scagliato contro al reddito di cittadinanza inteso come elemosina di Stato, Salvini ha anche sottolineato la necessità e l'urgenza di intervenire per creare lavoro, tuttavia l'iniziativa del governatore di introdurre il reddito di cittadinanza in Lombardia ha fatto riaprire l'eterna rottura interna della Lega Nord.

Il presidente lombardo ha dichiarato di voler introdurre il sussidio minimo in Lombardia entro l'anno con i 220 milioni di euro del Fse, destinati alla lotta alle povertà, da distribuire sul territorio e da utilizzare per il sociale, per il lavoro e le piccole medie imprese, Maroni ha promesso che la Lombardia sarà la prima Regione in Italia a sperimentare il Reddito di Cittadinanza.

Nel frattempo il M5S per ottenere l'approvazione del disegno di legge in Commissione Lavoro al Senato ha aperto agli emendamenti del premier Renzi ma ha fatto retromarcia alla proposta di legge di reddito di cittadinanza di Area Riformista, composta dalla minoranza del Pd, guidata da Roberto Speranza e durante un'intervista alla Stampa , il vicepresidente alla Camera, Luigi Di Maio ha dichiarato che sono disponibili ma che non cederanno sulla cifra minima dei 780 euro.

Beppe Grillo contro Renzi, i sindacati, Matteo Salvini: "Il reddito di cittadinanza non lo vogliono perché brucia Renzi, brucia tutti"

Intanto il leader del M5S Beppe Grillo si è scagliato contro il premier Renzi, i sindacati secondo i quali le priorità del popolo italiano sono altre e Matteo Salvini contrario all'elemosina di Stato e ai microfoni dei giornalisti ha tuonato che il reddito di cittadinanza non lo vogliono perché brucia Renzi, brucia tutti.

Tuttavia secondo Il Foglio mancano le coperture finanziarie, ossia 17 miliardi all'anno necessari per concretizzare e introdurre l'iniziativa sociale, inoltre il quotidiano ha sottolineato il rischio che il reddito di cittadinanza possa diventare "un incentivo all'ozio" e un modo di vivere di sussidi e quindi possa far cadere e rimanere nella "trappola della povertà" milioni di italiani, come è accaduto nel Regno Unito negli anni pre-Margaret Thatcher.