Questa volta (capita raramente) la decisione di un Preside è dalla parte degli studenti. E' successo nella 2B dell'Istituto Superiore Balducci, la classe dove Agnsese Landini, la moglie di Matteo Renzi insegna italiano. Gli studenti dovevano affrontare i test Invalsi d'italiano, ma hanno boicottato la prova, consegnando fogli scarabocchiati. Il Preside dell'istituto non ha convalidato l'esame.
E' accaduto martedì scorso. La prova di matematica non è stata fatta, il professore incaricato di controllare lo svolgimento dell'esame, ha scioperato.
Quella d'italiano si è svolta regolarmente. Agnese Renzi si è presentata in classe per seguire il corretto svolgimento della prova, ma i suoi studenti le hanno riservato una brutta sorpresa, alla fine dell'esame, la professoressa si è vista consegnare tutti fogli pieni di disegni e scarabocchi: un boicottaggio dei test Invalsi a tutti gli effetti.
Per Agnese Landini il colpo è stato duro da ammortizzare, visto che il risultato degli studenti influisce anche sul metodo di insegnamento.
Cosa sono le prove Invalsi?
Le prove Invalsi sono dei test di valutazione, che devono affrontare gli studenti del secondo e quinto anno di elementari e il secondo anno di liceo. Sono esami a livello nazionale, che servono a valutare la preparazione dello studente e fornire informazioni sul metodo di insegnamento.
Le informazioni a titolo statistico vengono raccolte dal Ministero dell'Istruzione.
Cosa significa boicottare i test?
Boicottare la prova significa danneggiare in parte l'operato dell'insegnante. Evidentemente come qualcuno ha scritto, l'atteggiamento della 2B dell'Istituto Superiore Balducci, è servito agli studenti per prendersi qualche attimo di notorietà.
Dei 20 test previsti nell'Istituto Balducci, 7 non sono stati convalidati per boicottaggio e 2 a causa degli studenti. Per Agnese Landini la prova "non pervenuta" non è stata digerita bene, non solo non si è avuto modo di valutare la preparazione degli studenti, ma indirettamente è stata colpita anche la sua qualità d'insegnamento.
