E' giunto nei giorni scorsi un deciso attacco del ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, nei confronti dei sindacati, relativamente alla riforma della scuola: 'Non è accettabile lasciare tutte le cose come sono. Secondo me, la suola in mano ai sindacati non funziona'. Naturalmente, non si è fatta attendere la risposta del segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo: 'Quanto dichiarato dal ministro per le Riforme conferma il disprezzo della democrazia.

La Scuola non è certamente dei sindacati, ma neanche del governo. E' di tutto il Paese e di chi, ogni giorno, garantisce un istruzione alle nuove generazioni'.

Boschi: 'Il ruolo dei dirigenti scolastici sono stati attenuati'

Maria Elena Boschi è tornata a discutere della tanta contestata riforma, a seguito dello sciopero avvenuto a Roma lo scorso 5 maggio, come riportato da pensionioggi.it. Nella giornata di ieri, il ministro, in occasione del sostegno elettorale nei confronti di Luca Ceriscioli, candidato governatore della regione Marche, ha voluto evidenziare che 'la riforma, nel lavoro fatto all'interno della commissione, è stata modificata.

Il ruolo dei presidi sono stati attenuati, anche se ai dirigenti scolastici sarà riconosciuta l'autonomia per scegliere gli insegnanti più idonei per la loro scuola. Inoltre, nel Piano dell'Offerta Formativa, saranno coinvolti anche le famiglie, i ragazzi più grandi e i docenti'.

Boschi: 'Berlusconi ha detto che siamo vicini ad una deriva autoritaria. Lui ha esperienza di questo'

Lo stesso candidato del centro-sinistra Ceriscioli, ha specificato che 'il potere lasciato ai dirigenti scolastici deve essere mitigato allo scopo di attuare quella collegialità utile al raggiungimento dei risultati. Un'attenzione particolare agli insegnanti precari. Io sono stato precario per dieci anni poi, fortunatamente, ho vinto il concorso'.

Il ministro Boschi ha anche allargato il discorso su altri temi che il governo Renzi sta affrontando, in particolar modo quello elettorale: 'E' stato detto che il governo vuole approvare una legge antidemocratica. Berlusconi ha affermato che siamo molto vicini ad una deriva autoritaria; lui ha esperienza di questo'. E' arrivata immediatamente la risposta di Forza Italia: 'Povera ministro, troppo potere per una donna che ha letto e studiato poco come lei', ha tuonato Renato Brunetta.