Sondaggi politici elettorali sorprendenti ma solo in parte, quelli divulgati da Alessandra Ghisleri a Ballarò, nell'ultima puntata stagionale del talk show, andata in onda il 7 luglio 2015. Non sono mancate le intenzioni di voto classiche, ma è stato interessante vedere come Di Maio sia considerato il vero leader del M5S dopo che Grillo si è defilato, e come le sue posizioni meno estremiste lo abbiano premiato con una maggiore fiducia degli italiani rispetto a Salvini, comunque in ascesa.

Il presunto riformatore Renzi diventa sempre meno credibile, soprattutto dopo essersi schierato al fianco della Merkel e criticando invece le politiche contro l'Europa del leader greco Tsipras, uscito vincente dal risultato del voto del referendum contro le politiche della UE.

Vedremo anche come nel sondaggio Euromedia, venga giudicato Renzi e la questione Grecia, ma anche il rapporto degli italiani con l'Europa.

Sondaggi elettorali Euromedia del 7 luglio 2015: le intenzioni di voto premiano il M5S, ancora in calo il PD

Il Partito Democratico continua dunque a perdere consensi, se si votasse oggi alla Camera, riscuoterebbe un 32,1% dei consensi, in calo dello 0,4% rispetto alla settimana scorsa. Viceversa, guadagna lo 0,4% il Movimento 5 Stelle che sale al 23,4%, oltre il dato delle Europee e sempre più vicino al risultato delle elezioni Politiche 2013.

Cresce ma di poco la Lega Nord, con un +0,1% raggiunge una stima elettorale del 15,1%, ridiscende invece Forza Italia dello 0,2% attestandosi al 13,2%.

Tra i partiti minori, continua il gioco di Euromedia che cerca di mettere insieme la Coalizione Sociale di Landini e il partito 'Possibile' fondato da Civati, che riuniti alla voce Altri di Sinistra, vengono indicati al 4,1%, in crescita dello 0,2%. Identico rialzo per SEL che sale al 3,7%, rimane sotto la soglia di sbarramento l'alleanza NCD-UDC (Area Popolare) con il 2,7%, in ribasso dello 0,1%.

Ma attualmente la quinta forza politica italiana, pare essere Fratelli d'Italia-An con il 4,2%, che questa settimana sale dello 0,1%. 

Sondaggi politici luglio 2015:fiducia nei leader, Renzi e la Grecia

Prima di tutto, vediamo come gli italiani avrebbero votato a un referendum tipo quello fatto in Grecia: NO il 38,8%, SI' il 29,1%, il 32,1% non avrebbe votato.

Sul debito greco, la risposta è netta: va ristrutturato o tagliato per il 54,8%, ripagato tutto per il 17,8%, azzerato 15,9%, non si esprime 11,5%. Il NO del referendum Grecia, è la vittoria di chi o cosa? Della democrazia diretta 40,2%, di nessuno perchè i debiti restano 39,3%, di Tsipras 9,0%, non risponde 11,5%.

I giudizi su Renzi in merito al comportamento avuto nei confronti della Grecia: servile con la Merkel 40,7%, intelligente e defilata la sua posizione 18,2%, codardo perchè non si esposto 12,0%, coraggioso il suo atteggiamento nello schierarsi per il SI' 10,4%, si è astenuto il 18,7%. Il rapporto degli italiani con l'Europa: mi senti distante 45,2%, mi ha tradito 40,2%, mi sento tutelato 10,1%, non si è espresso il 4,5%.

Lei teme per le sue finanze? SI' 49,8%, NO 29,6%, non risponde la restante percentuale.

Stabile la fiducia nel Governo che rimane però ai minimi storici con il 25,5%. mentre quella nel Premier è in calo dello 0,6% e scende al 32,6%. Per la fiducia nei leader: al comando Di Maio al 28,7%, davanti a Salvini indicato al 27,6%, distante Vendola al 15,6% e Meloni al 14,0%, tutti in crescita coloro che si sono posti a favore del NO al referendum Grecia.