Quando ci si apprestò il 1° gennaio 2002 ad utilizzare ufficialmente sul mercato la moneta unica, gli euro-cittadini furono un tantino colti di sorpresa. L’accettazione storica del momento era dovuta dal fatto di entrare nel terzo millennio, con una moneta unica e la fine di un mandato che stava per concludersi, quello del Presidente Italiano uscente, Romano Prodi. Il desiderio di cambiamento era nell'aria, in quanto le economie dei vari Paesi facente parte, non erano delle migliori e le monete locali correvano il rischio di essere surclassate a livello mondiale.
Ma in tutto questo, quello che è stato fortemente penalizzato è senz'altro una politica comune, inesistente, strane cose son successe e succedono, in nome di un rafforzamento comunitario, creando caratteristiche singolari e di individuale utilità; utilizzando a prestito la forza comune, accattivandosi subdolamente la simpatia degli altri membri, ma di fatto utilizzarla in esclusiva; Paesi i quali mettono in campo dinamiche senza scrupoli, con una forte leadership: presuntuosa e prevaricante, sconfinando talune volte nell'assolutismo.
Concepimenti politici e travisate ospitalità
L’Europa purtroppo, ha già problematiche tutte sue, non è fatta per tutti, essa corre il rischio di una indigenza sociale o addirittura di povertà assoluta, il tasso di disoccupazione è estremamente alto, suscitando preoccupazione in ogni area.
Il fatto è, che i Paesi maggiormente interessati a questo afflusso migratorio quali: Germania, Francia, Austria, Inghilterra e via scemando, sono quelli di cui si parlava prima, cioè presuntuosi prevaricatori, sfacciatamente vogliono dettare le regole fuori dal rispetto comune, alternando e mistificando le proprie posizioni.
Senz'altro, scelte di sicuro interesse per se stessi, ma penalizzanti per i membri, rilasciando una visione prospettica qualitativa a medio-lungo termine, ed una superba geopolitica di comando; l’intollerante e sconsiderata attuazione, va a sminuire insulse positività dei propri perenni contribuenti.
False verità di una insana e dubbia accettazione di profughi
Mentre si cerca di comprendere e gestire questi flussi migratori, di origini belligeranti, altri perseverano nell'essere accetti, per avere una vita migliore, ma migranti per bisogno e povertà, perché governanti e delusi da spregiudicati e cattivi gestori, inducendoli a dileguarsi; l’Europeo invece, è penalizzato dalle sue stesse regole. Per questo intrinseco problema nel vecchio continente, oggi qualcuno si toglie la vita, per problemi contingenti alla povertà ed all'indebitamento incolpevole. Non è il caso per un fraintendimento o una manchevole ospitalità caritatevole, ma è rabbia cresciuta nell'ultimo quarantennio per irragionevoli politiche, senza ravvedersi con il senno di poi, disattendendo un crescendo di problematiche sociali, per arrivare infine ad eludere le proprie responsabilità (del singolo politico), penalizzando lo stato sociale, con presunti e incontrovertibili bisogni di migranti, per poter sanare l’economia ed un fattore pensionistico irrazionale; adducendo che il vecchio continente è obsoleto e carente di natalità.
Il reale problema è acqua e fame, guerre presenti e future
L’acqua e la fame, sono certamente oggi da considerarsi maggiormente il nesso per accendere le guerre, sarà peggio in futuro; i conflitti tra Israele e Palestinesi, l'Isis, i genocidi nell'Africa sub-sahariana, sono parti integranti per scontri geopolitici e politici generazionali, oltremodo non è solo la religione, l’odio o le differenze etniche a causarle, mah! La lotta per le risorse è indubbiamente la prevaricazione degli uni sugli altri, la fame e la sete è prioritaria, ma i conflitti sono senz'altro in scadenza periodica, va da se come sempre, che un cambiamento radicale per un pseudo bene comune, sarà sempre nocivo per i deboli e risolutivo per i forti, quest’ultimi rinvigorendosi.