E’ un risultato più che inaspettato quello che emerge dagli ultimi sondaggi politici aggiornati ad oggi 9 settembre effettuati dai due istituti di ricerca Emg e Ixè per Agorà. Dopo mesi di flessioni e veri e propri tracolli nei consensi torna infatti a crescere il PD di Matteo Renzi, che entrambi i due enti di ricerca statistica stimano in rialzo dello 0,3%. In basso non rallenta la propria corsa neanche il M5S di Beppe Grillo, che grazie ad un più 0,4% di media riesce a mantenersi in scia al partito di governo. A sorprendere più di tutti è invece il risultato della Lega Nord di Matteo Salvini, in calo dopo mesi di crescita strutturale.

Il PD risulta in vantaggio anche qualora si andasse al ballottaggio per la Camera dei deputati.

Proiezioni e ultimi sondaggi politici oggi 9 settembre Emg: risale la china il duo Renzi-PD ma Grillo resta in scia

Partendo dai sondaggi Emg, il PD sale al 32,5% con un più 0,2% non molto significativo dal punto di vista statistico ma denso di contenuti se letto in una prospettiva ‘simbolica’. Da tempo il partito di governo non respirava un po’ di aria pura, una boccata d’ossigeno tuttavia destinata ad esaurirsi in assenza di decisi correttivi al tipo di politica condotta dai vertici del partito in riferimento ai grandi temi del paese. Bene anche il M5S (fermo adesso al 25,9% con un più 0,4%) che dimostra di poter e saper alimentare la politica dell’antigoverno senza diventare monotono.

Certo la sensazione rimane quella di un incompiuto. Se i pentastellati iniziassero davvero a pensare in ottica leadership la possibilità di accaparrarsi altri consensi diverrebbe alta. Alta come la possibilità, a quel punto concreta, di poter davvero insidiare il PD. Scende infine Salvini, che dopo mesi di ascesa conosce una piccola flessione (-0,3% e 15,1% totale).

Intenzioni di voto e sondaggi politici oggi 9 settembre Ixè: conferme sul trend positivo per il PD di Renzi

Più 0,3% e segno positivo per il PD anche dai sondaggi Ixè, che collocano il movimento di Renzi al 33,4% complessivo. Più contenuto l’incremento del M5S, che sale solo dello 0,1% attestandosi al 22,6%. Segno meno confermato anche per la Lega Nord, che rimane al 15,4% con un meno 0,4 punti percentuali.

E se si andasse al ballottaggio alla Camera? Qui ritornano i dati Emg con il PD collocato al 53% e il M5S al 46,6. Quanto questo raggio di sole per il partito di governo possa essere duraturo o strutturale è impossibile da dirsi. Certo potrebbe contribuire a dare un’importante iniezioni di fiducia, specie adesso che tutti, ma proprio tutti, danno addosso al Premier per scelte che definire impopolari è puro eufemismo (pensiamo alla riforma delle pensioni o alla buona scuola). In definitiva urgono conferme e serve pazienza per capire se Renzi possa davvero ricominciare la scalata al plebiscito che ne sancì il trionfo alle Europee dell’anno scorso.