La Questura dice che si tratta di poco più di 20mila persone ma per il Movimento 5 stelle questi sono numeri lontani dalla loro realtà. E non solo in termini di presenza in quel di Imola - 200mila secondo il pentastellati - dato che gli iscritti sarebbero oltre 130mila, dato che di fatto ha permesso al Movimento di doppiare il Partito Democratico in termini di tesserati. "Il Movimento è vostro" ripete Grillo ai suoi fedelissimi: è questo il motivo per cui il comico sogna di togliere il suo nome dal simbolo di partito e ne dà annuncio dal palco dell'Autodromo di Imola.

'Keep calm and M5S al governo'

E' questo lo slogan simbolo di questo raduno dei 5 Stelle, che si può leggere sulle magliette dei presenti. 'Onestà' è l'altra parola chiave della manifestazione dei grillini, in cui si parla anche della prospettiva di arrivare al governo. E non solo. Grillo torna a parlare anche delle critiche che negli ultimi giorni sono state rivolte ai sindaci grillini, definendola una vera e propria 'campagna disonesta' nei confronti di amministrazioni che invece, sottolinea Grillo, stanno risollevando situazioni disastrose.

La strada per arrivare al governo potrebbe essere meno lunga e incidentata del previsto, mormorano i sostenitori all'interno dell'autodromo. Tra gli stand si respira ottimismo e anche i big iniziano a pensare seriamente a Palazzo Chigi, parola di Gianroberto Casaleggio che dal palco annuncia che è arrivato il momento e che il movimento è sicuramente pronto per governare.

La squadra per governare (così come il nome per l'eventuale premier), dice Casaleggio, ovviamente non esiste nel rispetto delle regole del Movimento. In caso positivo, saranno gli iscritti a scegliere i loro rappresentanti prime delle elezioni politiche. Stessa cosa anche per quanto riguarda il sindaco di Roma, dopo le dimissioni di Ignazio Marino.

Anche qui non è possibile pensare già a una nome preciso, sottolinea Casaleggio: a scegliere saranno, ancora una volta, gli iscritti al Movimento 5 stelle.

Occhi puntati su Di Battista e Di Maio

Sicuramente non hanno in comune soltanto il 'di' del cognome i delfini del Movimento 5 stelle: entrambi under 40, entrambi amatissimi e richiestissimi per ricoprire le cariche di presidente del Consiglio e di sindaco di Roma.

Gli iscritti li reclamano mentre loro sono restii e davanti a ogni domanda pongono le regole del Movimento, limitandosi a sottolineare che saranno i grillini a decidere chi presentare. Di Battista, poi, non manca di sottolineare che non si candiderà come sindaco di Roma neanche se la richiesta dovesse arrivare direttamente da Grillo in persona.

"Sono loro i veri rottamatori", dice a Blasting News una simpatizzante del movimento davanti a uno dei tipici giochi delle fiere di paese in cui, con una palla, si tenta di abbattere il maggior numero di barattoli di latta. Il posto non potrebbe essere migliore dato che i barattoli sono ornati coi volti della classe politica italiana "da abbattere". Un invito che i grillini non si lasciano ripetere.