Il Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso, ha approvato la Legge di Stabilità che esattamente 10 giorni dopo è stata sottoscritta dal Presidente della Repubblica Mattarella. Adesso la manovra finanziaria che è stata già mandata a Bruxelles per avere l’ok dai vertici europei, potrà iniziare il suo tour Parlamentare. La prima tappa è quella del Senato e della Commissione Bilancio e nel giro di qualche giorno, inizierà il dibattito in Parlamento. La Legge è strutturata su 104 pagine e tanti sono i punti che saranno oggetto di emendamenti volti a cambiarne i contenuti e di dure polemiche.

Contestazioni interne alla Maggioranza

Su questa Legge di Stabilità ci si aspetta oltre che il solito attacco delle opposizioni, anche un cospicuo numero di emendamenti che saranno presentati da esponenti dei Partiti che sostengono Renzi, ma che evidentemente ne contestano parzialmente l’operato. Il primo punto tra quelli che più sono sotto la lente di ingrandimento dei contestatori è la Tasi e la sua abrogazione. La minoranza interna alla maggioranza contesta, non tanto l’abolizione della tassa sulla prima casa, ma soprattutto il modo in cui viene fatta tanto è vero che l’ex renziano, Fassina ne ha fatto un suo cavallo di battaglia. L’esclusione da questa abolizione, per le case che in catasto vengono considerate di lusso, non è piaciuta alla minoranza dei Partito Democratico ed a SEL.

Sempre dall’interno della maggioranza, dure critiche si attendono sul capitolo tagli alla Sanità e conseguenti trasferimenti alle Regioni. Il rischio di paralizzare la macchina pubblica su un tema delicato della Sanità Pubblica trova anche i pareri negativi di tutti i Governatori delle Regioni.

Statali, giochi e patronati

Sul capitolo Statali, le opposizioni sposano la polemica dei sindacati sui mini aumenti concessi dopo la sentenza della Corte Costituzionale.

Aumenti di pochi euro a fronte di 6 anni di blocco per colpa della Fornero, non piacciono e su questo tema il 20 novembre alcune sigle sindacali dei lavoratori pubblici hanno indetto uno sciopero generale. Nelle manifestazioni, sicuramente saranno accompagnati dai rappresentanti delle opposizioni di Governo che porteranno gli argomenti contestati, nella discussione parlamentare.

La battaglia dei patronati e dei Caf, continua anche quest’anno , soprattutto alla luce dei nuovi tagli che si aggiungono a quelli dello scorso anno. Per i Centri di Assistenza Fiscale, ennesima sforbiciata da quasi 50 milioni di stanziamenti, mentre per i patronati, si paventano addirittura tagli di 100 milioni. La battaglia sul gioco d’azzardo invece porterà sicuramente la firma del Movimento 5 Stelle, da sempre contestatore dei giochi ed a maggior ragione oggi che la Legge di Stabilità punta alla concessione di 15mila nuove licenze per punti di raccolta scommesse. Anche la parte cattolica del Nuovo Centro Destra di Alfano, partito di maggioranza, contesterà il capitolo giochi per una questione ideologica.

Per non parlare degli attacchi sia interni che esterni che riguarderanno l'innalzamento della soglia di utilizzo del contante a 3.000 euro, provvedimento questo che secondo i detrattori aumenterà il rischio di evasione fiscale.