I Comuni della Provincia casertana si preparano ad accogliere altri 400 migranti. Nonostante le polemiche, in merito al problema dell'accoglienza dei rifugiati politici, il Prefetto di Caserta ha erogato un nuovo bando. Dopo l'arrivo di oltre 1.200 stranieri, durante l'estate, ora si lavora per trovare alloggio ad altri 400 rifugiati che richiedono protezione internazionale. Molte le correnti politiche e le amministrazioni che, da Nord a Sud, si stanno opponendo alla decisione dei Prefetti. I sindaci, soprattutto, rimproverano di non avere parte in questo asse diretto tra Prefettura e Cooperative, quelle che offrono le strutture per l'alloggio dei migranti.

Ciò nonostante, entro le ore 12.00 del 2 novembre 2015, chi vuole partecipare al bando può presentare la propria offerta.

Le polemiche sull'accoglienza

Sono molti i Comuni in Provincia di Caserta in cui è previsto l'affidamento temporaneo degli stranieri. Nella maggior parte di questi Comuni, tale situazione, sta rappresentando un vero e proprio grattacapo per sindaci ed amministratori locali. Al di là delle potenziali capacità di integrazione sociale, di questi piccoli centri abitati, sindaci e consiglieri cercano di convincere il Prefetto che non possono essere bypassate le autorità locali e che non si può decidere di far arrivare i migranti, in piccoli comuni, senza prima consultarsi con gli amministratori stessi.

Un tira e molla che va avanti da mesi e che sta riguardando anche giunte comunalidel Nord Italia, con sindaci infuriati ed amministratori sul piede di guerra.

I Comuni esclusi dal bando

Sulla fascia costiera della Provincia di Caserta ci sono, tuttavia, una serie di Comuni che sono esclusi dal bando. Questi sono: Mondragone, Castel Volturno, Formicola, Cellole e Sessa Aurunca.

In questi cinque centri abitati, al di là della loro posizione geografica, si è deciso, per il momento, di non far arrivare migranti. Questo perché, in posticome Mondragone e Castel Volturno, sono già presenti diverse comunità di stranieri. La Prefettura, in queste zone, è già impegnata in dinamiche di integrazione dei cittadini non appartenenti alla Comunità Europea.