Siamo giunti ad un nuovo appuntamento con i Sondaggi politici elettorali che ci fanno vedere quali sono le intenzioni di voto degli italiani: oggi prenderemo in considerazione il sondaggio Ixè per la trasmissione Agorà di Rai Tre. Con questa rilevazione vedremo quale potrebbe essere il consenso dei partiti al primo turno e la fiducia nei leader politici.

Lieve flessione del Pd, balzo in avanti del M5S

Salta subito agli occhi il fatto che il Partito Democratico subisce una lieve flessione rispetto all'ultimo sondaggio, mentre la fiducia nel premier Renzi termina la sua discesa e il governo Renzi ha uno 'spunto' positivo con un più tre percento rispetto a due settimane fa.Intanto, il Movimento 5 Stelle consolida la sua seconda posizione, continuando a crescere proiettandosi verso la meta sperata di agguantare il Partito Democratico al voto del primo turno.

La Lega Nord, stabile sul gradino più basso del podio, sembra aver finito lo sprint che lo vedeva al di sopra del 15 percento dei consensi; il leaderMatteo Salvini, appare un po' di difficoltà anche se dobbiamo aspettare la prossima rilevazione statistica dopo il ricompattamento del centro-destra, per capire la reale situazione dei partiti di opposizione al governo Renzi.

Mattarella perde due punti percentuale

Per quanto riguarda la fiducia nei leader, Sergio Mattarella ha una 'piccola defaillance' con un perdita di due punti percentuale. Nel Movimento 5 Stelle viene confermata la fiducia nei confronti di Luigi Di Maio. Quest'ultimo perde però un punto percentuale, a beneficio del leader Beppe Grillo.

Quindi, in sintesi, il Partito Democratico resta ancorato al primo posto con il 33,8 percento con un meno 0,2 percento, il Movimento 5 Stelle si avvicina pericolosamente al partito del premier Renzi, sfiorando la soglia psicologica del 30 percento, la Lega Nord perde pezzi mentre Forza Italia sembra avere un sussulto. E' chiaro che, in caso di elezioni anticipate, i due partiti più votati si giocherannola vittoria al ballottaggio, dato che il Pd sembra essere molto lontano da quel 40 percento che gli permetterebbe di vincere le elezioni al primo turno.