I sondaggi politici aggiornati ad oggi 7 gennaio prendono in esame il recupero del M5S nei confronti del Pd. Alla fine del 2015 avevamo profetizzato, come tanti altri esperti del settore, un cambio della guardia nelle prime posizioni delle intenzioni di voto degli italiani. I dati dell'istituto Ipr confermano quanto detto nelle settimane scorse. Il Movimento di Beppe Grillo ha ormai raggiunto i democratici guidati dal premier Matteo Renzi. Di seguito le nuove percentuali.

M5S ad un punto dal Pd

Gli ultimi sondaggi politici vedono il Movimento 5 Stelle ad un passo dal Partito democratico.

Questo "passo" è quantificato in un punto percentuale. Il Pd è rimasto stabile al 30 percento, dato rilevato nel corso del precedente sondaggio, mentre il M5S è cresciuto dal 28 al 29 percento, posizionandosi dunque a ridosso del Pd. Sembra ormai soltanto questione di settimane per il sorpasso dei grillini ai danni dei democratici.

Sui recenti dati potrebbe aver inciso lo scandalo banche, che ha segnato l'ultimo mese di dicembre - in negativo - per il governo. Se la mozione di sfiducia al ministro Boschi, presentata dal Movimento 5 Stelle alla Camera, è stata agevolmente respinta, forse non lo stesso si può dire per la reazione dei cittadini di fronte all'ennesimo scandalo che ha coinvolto le banche del nostro Paese.

Non va però sottovalutato il caso Quarto, esploso nella giornata di ieri e che ha avuto una grande visibilità mediatica nei telegiornali serali. Ad accendere la miccia il quotidiano La Stampa, che ha pubblicato le intercettazioni di un imprenditore "in odor di camorra" che chiedeva il voto per il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Rosa Capuozzo.

Il Partito democratico è immediatamente partito all'attacco, chiedendo spiegazioni al vice presidente della Camera Luigi Di Maio. Il vice segretario Dem Serracchiani ha definito le notizie provenienti da Quarto "inquietanti". Così invece il presidente del Pd Matteo Orfini: "Quando segnalai che a Ostia i clan inneggiavano al M5S, Di Maio disse che mi dovevano ricoverare.

Lo disse da Quarto, dove la camorra vota M5S".

Non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 Stelle, che attraverso una nota ha ricordato l'espulsione di Giovanni De Robbio e sottolineato come il Pd sia andato a braccetto con la mafia finora. Ancora non è arrivata la replica dallo stesso Luigi Di Maio, chiamato in causa dagli onorevoli del Partito democratico, ma crediamo che non tarderà ancora molto ad arrivare.

Centrodestra perde un punto percentuale

Forza Italia rallenta l'intera coalizione del Centrodestra. Se Lega Nord e Fratelli d'Italia fanno segnare un confortante più 0,5 percento rispetto all'ultima rilevazione, il partito di Silvio Berlusconi perde addirittura il 2 percento, scivolando al 10 percento.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni nel frattempo sorridono, forti delle percentuali raggiunte, rispettivamente il 14,5 e 5 percento. In altri sondaggi la Lega si assesta intorno al 16 percento.

Intanto a TeleRama è intervenuto l'ex premier Berlusconi, che ha attaccato pesantemente Matteo Renzi e Giorgio Napolitano. Il leader carismatico del Centrodestra ha inoltre aggiunto che nonostante sia incandidabile e ineleggibile si metterà a disposizione della coalizione per portarla a raggiungere il 40 percento, in modo tale da vincere le elezioni.

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