Siamo abituati a vedere il popolo brasiliano alle prese con il carnevale oppure emozionati per la visita del Papa o per i mondiali di calcio; invece, in questi giorni, esattamente il 13 marzo 2016, le immagini che arrivano sui nostri schermi tv o tramite i social media, dall’altra parte dell’oceano, sono quelle di migliaia di cittadini che sono scesi in strada per manifestare contro il governo attualeRousseff e l’ex presidente Lula, il “partido dos Trabalhadores” e la corruzione. Non si tratta della prima manifestazione, ma sicuramente della più grande avvenuta negli ultimi anni, i cittadini manifestano a gran voce contro questa incapacità di governare della Rousseff e della sorta di tangentopoli in cuiversa il paese.

Manifestazione pacifista e coesa indipendentemente dal colore politico

Hanno indossato la loro maglietta verde e gialla e sono scesi in strada in ventisei Stati del Brasile, a migliaia, persone di ogni estrazione sociale, di ogni colore e orientamento politico, uniti contro la corruzione politica; hanno chiesto con determinazione l’intervento delle forze militari per rimuovere l’attuale governo, nel 2015 era stata chiestala messa in stato di accusa per l’attuale Presidente eletto a ottobre del 2010: Dilma Rousseff. Dopo le ultime elezioni c’è il completo caos in Brasile, sia in parlamento che per strada; la politica adottata dall’attuale governo favorisce solamente la classe ricca, tutto il resto viene tirato fuori e vive nella miseria, non vi sono programmi sociali, riforme per la scuola e le università, fisco equo, servizi pubblici.

Il popolo è allo stremo e nonostante sia titubante sull’eventuale scelta di un altro partito e leader non si è tirato indietro per far sentire la sua voce. Ha chiesto pacificamente ma con determinazione che l'attuale governo vengarimosso proprio domenica scorsa, era circa tre milioni di persone, è stata la manifestazione più grande che sia mai stata fatta nel Paese.

La 'Lava-Jato'

Mentre la disoccupazione è arrivata a superare il 10%, in Brasile è stata avviata da tempo una maxi operazione denominata "Lava-Jato". La più grande azienda brasiliana,"La Petrobrás", si è trovata ad affrontare un'enorme crisi dovuta alla corruzione. La "Polizia Federal" ha avviato una indagine sull'impresa per stabilire come siano stati sottratti milioni di dollari nella società, le indagini sono partite già da mesi nella sede principale a Rio de Janeiro.

In questa maxi operazione sono coinvolti moltissimi esponenti politici e alcuni sono anche in carcere. Tra i principali indagati c'è anche l'ex Presidente Lula, in questi giorni è stato chiesto l'arresto proprio di quest'ultimo.