Il mese di marzo si è aperto con una serie di sondaggi elettorali pubblicati dai vari istituti nazionali. In molti casi vengono mostrate le intenzioni di voto dei cittadini, ai quali è stato chiesto il parere anche su temi di attualità che concernono fisco e pensioni. Di seguito andremo a scoprire le percentuali ottenute dai singoli partiti rilevate da Euromedia, nonché le opinioni della gente comune. In particolare sull’ipotesi di riduzione dell’Irpef, dell’abolizione del bollo auto e del taglio dei contributi previdenziali come misura per ridurre di 6 punti il cuneo fiscale dei neo-assunti.

Euromedia: Lega Nord in calo, male anche Fratelli d’Italia

Iniziamo con il riportarvi i valori di ciascun partito italiano rilevati da Euromedia. Fa registrare un incremento il Partito Democratico, che guadagna lo 0,2% e si porta al 32%. Perde terreno dal Pd il Movimento 5 Stelle, che fa segnare un calo dello 0,3%, il quale lo fa scendere al 25%. Ancor peggio è andato al partito di Matteo Salvini (-0,5%), che si attesta al 15,5%, mentre riscuote un discreto successo, rialzando la china, Forza Italia. Quest’ultimo risulta essere il più attivo di questo periodo (+0,8%) ed ora si porta al 12,5%, più vicino alla terza posizione. Nel centrodestra cala FdI-AN (-0,3%), che torna al 5%, mentre per quanto concerne NCD-UdC, si registra un lieve incremento (+0,1%), per un complessivo di 2,6%; infine, dall’altra parte dello schieramento, troviamo Sinistra Italiana al 3%, con una flessione dello 0,4%, mentre gli altri sono stabili al 2%.

L’istituto rileva una differenza di un punto tra il listone di Cdx e il partito di Matteo Renzi, con il primo al 33% ed il secondo al 32%. Per ciò che riguarda la fiducia nel Premier e nel Governo, invece, da una parte abbiamo un calo dello 0,4% (30,1%) e dall’altra una crescita dello 0,2% (28,5%).

Come accennato precedentemente, agli italiani è stato chiesto un giudizio su alcune tematiche.

In merito alla possibile cancellazione dell’imposta sul possesso dell’auto, il 59,8% si è dichiarato favorevole, mentre soltanto il 19,7% ha dato risposta negativa; il restante 20,5% non sa o non ha risposto. Spostandoci sul fronte delle pensioni, di cui il Governo ipotizza un taglio dei contributi previdenziali così da permettere una riduzione della pressione fiscale a carico di datore e lavoratore, con conseguente busta paga più ricca, il 42,4% ritiene negativa tale proposta, mentre il 40,5% afferma che è positiva; il 17,1% si è astenuto dal rispondersi o non sa dare un parere.

Infine, c’è pessimismo nel poter veder concretizzarsi l’ipotesi di manovra per la riduzione dell’imposta sui redditi dei cittadini dal 2017, visto che il 54,2% si è detto non fiducioso, contro il 26,8% (19% non sa).