Gli ultimi avvenimenti, con le dimissioni del ministro dello sviluppo economico Federica Guidi a seguito di intercettazioni pericolose e le relative indagini che coinvolgono anche la Boschi, hanno reso incandescente lo scontro fra il Movimento 5 Stelle e il partito di riferimento della maggioranza di governo, ossia il Partito Democratico.
Lucidi: "le mani di governo e PD sono colorate di rosso e di nero"
Lo scandalo e le relative inchieste che riguardano le estrazioni petrolifere in Basilicata hanno riportato al centro del dibattito la questione delle trivellazioni, in riferimento al quale ci sarà un referendum il prossimo 17 aprile, a tal proposito, ma anche in relazione al caso irrisolto della morte di Giulio Regeni in Egitto, è arrivato un duro attacco al governo da parte del senatore pentastellato Stefano Lucidi.
Il grillino durante il suo intervento ha utilizzato parole forti, come testimonia questo passaggio: "le vostre mani, e mi riferisco in particolare al Governo e al Pd, in questo momento sono colorate di rosso e di nero, una mano è nera perchè sporca di petrolio, l'altra è rossa in quanto sporca di sangue".
Queste frasi provocano i primi mugugni da parte dei senatori dem, ma Lucidi va avanti e parla dell'assenza in aula di alcuni suoi colleghi del Movimento, motivandola così: "sono sul territorio a combattere una battaglia contro i conflitti d'interesse di questo governo, che è complice". Successivamente il senatore chiede al Governo il motivo per cui ha firmato trattati internazionali in materia giudiziaria in numerosi paesi, ma non in Egitto, accusando il governo e il ministro Gentiloni di non voler far chiarezza sul caso Regeni.
I senatori del PD insorgono
Sentendo queste dichiarazioni di Lucidi, i senatori del PD hanno protestato in aula, gridando durante l'intervento del grillino epiteti come "sciacallo" o risposte come "guarda le tue di mani", in riferimento a quanto detto sulle "mani sporche del governo", ma il senatore M5S ha proseguito imperterrito il suo attacco.