A poche ore dal ritorno dagli Stati Uniti, Matteo Renzi sceglie di confidare a Lucia Annunziata gli umori generali del Pd in merito alla questione Guidi. Sulla difensiva, il presidente del consiglio ha ben rivendicato la paternità dell'emendamento, avanzato contestualmente alla politica di "sblocco" di opere pubbliche e private del calibro degli scavi di Pompei. La precisazione arriva dopo: nessuna implicazione nel caso degli illeciti commessi dalla ex ministra Federica Guidi, fantasma silenzioso nel corso di tutta la durata dell'intervista. Renzi sottolinea "Se qualcuno ha pagato tangenti, pretendo che venga fuori, e domando ai magistrati il massimo dell'impegno in questa direzione".

Il contrattacco non si è tuttavia ridotto allatelevisione, approdando sottoforma di un post sulla pagina Facebook del premier, che ha voluto porre l'accento su tutti i siti "sbloccati" nell'ultimo periodo (vd. Bagnoli ed Expo).

L'inchiesta

Nel corso del vertice piddino, Renzi ha poi sottolineato la sua completa disponibilità a un'interrogazione coi magistrati potentini: "Se richiederanno un colloquio, parlerò non solo di Tempa Rossa, ma anche e soprattutto dei progetti eccellentemente portati a termine della Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, variante di valico". La provocazione è in ogni caso risultata inutile, poiché era già noto che i procuratori di Potenza non fossero intenzionati ad ascoltare anche il capo del governo.

Piuttosto, a difesa diMaria Elena Boschi, Renzi si è pronunciato sulle avanzate richieste di dimissioni al grido di "scandalo" protratto in mala fede dalla ministra: "Non serve discuterne. Chiunque si trovi ad aver commesso un errore è tenuto a dimettersi, mi ci metto anch'io. In questo caso però non c'è discussione alcuna.

Io ho voluto il provvedimento; lei ha fatto il suo lavoro". A proposito di trivelle, il premier ha concordato piena accoglienza nei confronti della minoranza: "Il referendum vuole abrogare una legge fatta dal PD ed evidentemente il PD spera che il referendum fallisca. Chi è intenzionato a votare, comunque, faccia come crede".