La corsa alla Casa Bianca si combatte su molteplici terreni, dalla questione immigrazione alla riforma della sanità pubblica, dalle manovre di incentivi all'economia ai rapporti con potenze straniere quali Cina e Russia, dal tema sempre più caldo del nucleare in Corea del Nord alle politiche di integrazione tra modello occidentale e prospettiva dell'Islam estremista. Trai quattro candidati alle Presidenziali di novembre sono da tempo note le distinzioni dei favoriti e dei non favoriti: nel secondo gruppo, i candidati indipendenti Jill Stein del Partito Verde e Gary Johnson del Partito Libertariano; nel primo, la campionessa dei Democratici Hillary Clinton e il leader dei Repubblicani Donald Trump.

Proprio questi ultimi, noti ormai come "la coppia più vecchia mai candidatasi alla Presidenza", hanno da tempo esplorato un campo di battaglia particolare per delegittimare l'avversario: gli acciacchi dell'età e i problemi di salute. Degne di nota, le ultime novità su questo scontro elettorale non esattamente convenzionale.

Hillary Clinton, 68 anni

Hillary Clinton torna in campo e il duello a colpi di stetoscopio, giunto fortunatamente ad una breve tregua negli ultimi giorni, riprende. Dopo il malore accusato domenica 11 settembre a Ground Zero, la candidata alle Presidenziali tranquillizza gli elettori, assicurando di stare bene e passando la palla al proprio medico curante, Lisa Bardack. La dottoressa, con professionalità, conferma: la lieve polmonite diagnosticata è sotto controllo, la paziente gode di uno stato di salute sicuramente all’altezza dello sforzo di guidare una Nazione e gli unici farmaci che attualmente assume sono un medicinale per la tiroide, un antistaminico per scongiurare il presentarsi di allergie e un anticoagulante prescrittole in seguito alla botta al capo e al conseguente ematoma risalenti al 2002.

Così recita la cartella clinica messa a disposizione dallo staff democratico giovedì 15.

E già venerdì sera eccola riapparire, in una conferenza organizzata da un’associazione di afro-americane a Washington. Il colorito è roseo, lo sguardo è acceso e, soprattutto, la lingua è rapida e velenosa: «Come tutto il mondo sa, mi sono sentita un po’ così così di recente.

La buona notizia è che la mia polmonite ha finalmente portato alcuni repubblicani ad interessarsi della salute delle donne». Battuta tagliente, che nel web ha spopolato.

Donald Trump, 70 anni

Ma Donald Trump non ci sta. Così, dopo essersi decorosamente limitato a fare gli auguri di veloce guarigione all’avversaria dopo il malore dell’11 settembre, affidando al proprio entourage il compito di sottolineare la mancanza di trasparenza nella cerchia della Clinton sulla sua situazione di salute, eccolo ritornare alla carica sull’argomento: «Secondo voi sarebbe in grado di sostenere un confronto stando qui in piedi per un’ora?

– si è chiesto dubbioso il tycoon da sopra un palco dell’Ohio - Non lo so, ma io non credo»

E rende a sua volta conto pubblicamente delle proprie condizioni fisiche: certo, in un contesto che si allinei al meglio con il suo spirito accentuatamente estroverso e con la sua passione per i media. È nello spettacolo televisivo “The Dr. Oz Show” che Trump consegna al medico e presentatore Mehemet Oz il referto dei propri esami, così che possa essere pronunciata un’analisi sul momento, durante la trasmissione. Con i suoi 121 kg per 188 cm di altezza, il magnate assume regolarmente statine per colesterolo e ipertensione, ma riceve un inaspettatamente tenue buffetto dal conduttore «Effettivamente lei è un po’ in sovrappeso, dovrebbe praticare più attività motoria», quando il calcolo dell’Indice di massa corporea promosso dal National Institute of Health lo porrebbe oltre la categoria del sovrappeso, a metà tra l’obesità di primo e di secondo livello. Dal canto suo Trump si dice determinato a perdere almeno 7 kg nei prossimi mesi: in periodo di promesse elettorali, purtroppo, si è tutti un po’ più scettici.