Oggi sabato 26 novembre c'è stata la manifestazione a Roma del movimento 5 stelle per spiegare le ragioni del no al referendum costituzionale, che viene definito semplicemente uno scempio. Si tratta di una delle ultime tappe del tour del Movimento 5 stelle in quanto si andrà a votare il referendum tra poco più di una settimana: domenica 4 dicembre. Cosa è successo nella manifestazione del Movimento 5 Stelle, capitanata da Beppe Grillo e gli esponenti?

Lo sfogo di Virginia Raggi e il clima acceso prima del voto

Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, alle domande dei cronisti, ha risposto che ci sono valori troppo importanti ed è questo il motivo per cui si trova in piazza per dire il no a questo referendum, considerato uno scempio dallo stesso Grullo.

Inoltre ha fatto notare la differenza con il Partito Democratico ed i suoi rappresentanti, definiti come gli appartenenti ad un mondo passato, mentre gli esponenti dei Cinque Stelle sono gli eredi di un mondo nuovo che deve venire. Inoltre durante la marcia guidata da Beppe Grillo, bisogna notare che ci sono stati numerosi slogan in favore di Virginia Raggi, attuale sindaco del comune di Roma. A sostenere questo corteo, ci sono anche Alessandro Di Battista, Paola Taverna ed in particolare Virginia Raggi, che si è voluta soffermare sui privilegi, a cui non rinuncia il governo Renzi: questi politici al tempo stesso, una volta saliti al potere, dimenticano le richieste dei cittadini. Infatti la Raggi sulla sua pagina ufficiale di facebook ha sottolineato che il referendum si sta avvicinando e continuano ad infangarci, attraverso una solita tecnica, che vuole distogliere l'attenzione e questo atteggiamento significa che hanno paura di perdere.

Ha continuato dicendo che questo clima tanto acceso ricorda quello delle elezioni comunali, dove la stessa Raggi ha vinto, dopo il ballottaggio, oppure quello in cui con la sua giunta, il sindaco di Roma, ha deciso di dire no alle olimpiadi del mattone. Infine tra i protagonisti della manifestazione non poteva mancare Luigi Di Maio, che ha avuto anche modo di parlare delle sette ragioni del no al referendum, durante l'intervista a Fan Page.

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