Proseguono le iniziative dei radicali per i diritti dei detenuti, contro il sovraffollamento carceri e per la concessione di amnistia e indulto in ricordo di Marco Pannella. Delegazioni del Partito radicale sono state in visita nel giorno di Natale e di Santo Stefano in diversi istituti penitenziari per stare insieme ai detenuti e altre visite sono in programma nel giorno di Capodanno, come da tradizione radicale. Sono più di un centinaio, tra dirigenti e militati del Partito radicale, che si sono organizzati per assicurare le visite in una quarantina di carceri italiane, dal Sud al Nord, comprese le isole: Sicilia e Sardegna.

Indulto e amnistia, attese novità dalla commissione Giustizia del Senato

I radicali hanno sottolineato in una nota che all'interno delle carceri molti detenuti hanno ricordato Marco Pannella scomparso nei mesi scorsi dopo aver dedicato gli ultimi mesi della sua vita alla battaglia storica dei radicali per la concessione di indulto e amnistia per far fronte al sovraffollamento carcerario e garantire il rispetto dei diritti umani dei detenuti. Militanti e dirigenti del Partito radicale, naturalmente, anche senza il loro leader storico continuano a battersi contro le "infami carceri italiane" dando speranza "agli ultimi", anche se in commissione Giustizia al Senato non sembra sbloccarsi l'esame dei quattro disegni di legge per amnistia e indulto nonostante i ripetuti appelli di Papa Francesco per la concessione di misure di clemenza.

I radicali nelle carceri: non solo per i detenuti ma anche per gli agenti

"Non sono solo visite per i detenuti - hanno precisato in un comunicato stampa i dirigenti del Partito radicale - ma anche per gli agenti e gli educatori costretti a lavorare in condizioni disumane". Sovraffollamento carcerario, scarsa assistenza sanitaria, pessime condizioni igieniche, mancanza di educatori e di progetti per il reinserimento sociale, sono questi i problemi principali riscontrati anche quest'anno dai radicali durante le visite natalizie negli istituti penitenziari. Tra le criticità del sistema penale e penitenziario nel suo complesso anche l'eccessiva durata dei processi e l'abuso della custodia cautelare in carcere. "Il nostro entrare nelle patrie galere - hanno sottolineato i radicali nel comunicato - è il tentativo di difendere lo stato di diritto e il rispetto della Costituzione italiana".