“Donald Trump sarà ucciso” a dirlo è Paul Craig Roberts, un noto economista americano con un passato nell'amministrazione del presidente Ronald Reagan e uno degli ispiratori della Politica economica di quegli anni, la famosa “Reagonomics”.
Trump: "Ha dichiarato guerra all'establishment"
Roberts, in un suo editoriale, ha definito il discorso inaugurale del neo presidente degli Stati Uniti “una dichiarazione di guerra contro l'establishment americano al potere”; l'analista afferma che esiste un apparato di potere interno sia al Partito Repubblicano che a quello Democratico, il cui unico scopo è la conservazione del proprio potere e che vede come fumo negli occhi un presidente USA autorevole e indipendente.
Trump non si è nascosto nel dire che i veri nemici del popolo americano si trovano all'interno dei confini degli Stati Uniti e li ha individuati in tutti coloro che si inventano costose per fare gli interessi dei privati che finanziano l'establishment cioé globalisti, economisti neoliberisti, neoconservatori, i quali si inventano costose guerre senza fine per fare gli interessi dei privati che finanziano l'establishment; in pratica Trump ha affermato che tutti i politici usa non fanno gli interessi del popolo, ma quelli di una cupola di interessi privati che ha portato l'economia americana sull'orlo del collasso.
Trump: l'apparato di potere non gradisce una politica di amicizia con la Russia
L'apparato non gradisce la politica che ha annunciato Trump, in particolare una politica di avvicinamento strategico alla Russia, e sin dalla sua proclamazione ha cercato di ostacolare il tycoon newyorkese. Ad esempio la manifestazione delle donne contro di lui il giorno della sua proclamazione non ha avuto niente di spontaneo, secondo il New York Times, poiché è stata finanziata dal finanziere Soros, acerrimo nemico di Trump, e la maggior parte dei suoi partecipanti è stata pagata 50 euro per partecipare.
A conferma delle sue tesi Roberts fa notare che Trump ha contro tutti gli attori della società americana: i media, la CIA, la Casa Bianca, i partiti e le lobby e arriva a ipotizzare addirittura che il neo presidente possa essere ucciso e chiude la sua analisi invitando tutti a chiedersi il motivo che ha spinto un multimiliardario proprietario di imprese fiorenti e con una splendida famiglia abbia deciso di passare gli ultimi anni della sua vita alla pressione di fare il Presidente del proprio Paese con il compito quasi impossibile di riportare il popolo americano al governo del Paese.
Roberts conclude dicendo che Trump è un bersaglio e “la Cia non molla molto facilmente i suoi bersagli”.