Ma le province non dovevano sparire Evidentemente no, perché oggi 8 gennaio 2017 29297 politici tra sindaci e consiglieri comunali, saranno chiamati ad eleggere i loro colleghi provinciali in 37 province. Quindi le province continueranno ad esistere con meno fondi, infatti il governo ha tagliato loro 2 miliardi di euro in due anni, senza riformarne le competenze. Pertanto oggi 458 politici verranno eletti, non dal popolo, ma da altri politici, come prevede il Decreto Delrio che trasforma le Province in enti di secondo livello.

Le Province non solo continuano ad esistere, ma continuano ad occuparsi di strade, edilizia scolastica e coordinamento fra i comuni per la raccolta rifiuti. Ma devono fare i conti con 20 mila dipendenti in meno, un taglio del 40% del loro budget. Tant'è vero che a ottobre hanno chiesto al Governo 500 mln per fa fronte alle loro competenze.

Una situazione paradossale

Una situazione quasi al limite del paradossale, praticamente 'all'italiana'. Considerando anche il fatto che i cittadini non saranno chiamati ad esprimere il loro consenso e quindi non potranno scegliere il loro rappresentante e nei comuni commissariati addirittura non saranno rappresentati affatto.

Per tale ragione si sono create tante polemiche in molti comuni italiani, dove movimenti ed esponenti di partiti politici hanno manifestato la loro astensione. Come ad esempio a Chieti, Como, Ascoli Piceno ed altri comuni ancora, oltre a M5S e Fratelli d'Italia, si sono uniti all'astensione anche Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista.

Campagne elettorali di tanti Governi

Ultimamente l'abolizione delle Province sembrava una priorità di tutti i governi. A cominciare da quello di Berlusconi nel 2011, per poi proseguire col Governo Monti, che aveva inserito una norma nel Decreto Salva Italia nell'ottobre 2012, che prevedeva la riduzione delle stesse da 86 a 51. Ma che invece venne bocciata dalla Corte costituzionale nel luglio 2013.

Il progetto di riduzione venne poi ripreso dal Governo Letta che disse di averle eliminate in ben due disegni di legge. Fino ad arrivare ai giorni nostri, quando il processo di abolizione, iniziato col Decreto Delrio, avrebbe dovuto portare alla totale abolizione con la vittoria del Referendum Costituzionale.

Purtroppo tutto questo, ad oggi, non è ancora avvenuto. Gli enti continuano ad esistere, a spendere e a sprecare soldi pubblici, rappresentando per gli stessi politici 'carrozzoni pubblici' che servono solo a piazzare parenti, amici e amici degli amici, nonché ad effettuare nomine in partecipate e controllate.