Pomeriggio ad alta tensione ad ostia quello di sabato scorso. Due cortei contrapposti hanno sfilato quasi contemporaneamente: ad Acilia, casapound con oltre 250 partecipanti ha ricordato i martiri delle foibe in una fiaccolata silenziosa e toccante aperta da un tamburo e dalle bandiere di Istria, Fiume e Dalmazia, le terre che hanno visto gli italiani massacrati dai partigiani del maresciallo Tito. Ad Ostia invece la provocazione dei centri sociali romani (gli stessi che assaltarono un furgone per sbaglio) che sono scesi in piazza in una strana alleanza con Pd, Sinistra Italiana ed associazionismo cattolico.

Un corteo contro presunte aggressioni da parte dei militanti di CasaPound che però aveva il sapore di una contestazione della commemorazione di Acilia, in prossimità del Giorno del Ricordo, istituito con una legge nazionale.

CasaPound aveva annunciato di voler impedire il corteo antifascista dopo numerosi appelli affinché non fosse permesso dalla Questura di Roma ed effettivamente i militanti del movimento che vide il suo vicepresidente arrestato per aver difeso una famiglia italiana, ci hanno provato. Si sono dati appuntamento presso la loro sede, distante qualche centinaio di metri dal luogo di partenza della sfilata della sigla "Ostia Solidale", e si sono incamminati dietro ad un lungo striscione che recitava "basta menzogne".

Dopo qualche decina di metri hanno però trovato il percorso sbarrato dai blindati della polizia. È a quel punto che si è sfiorato il peggio, ma a tu per tu con le forze dell'ordine Luca Marsella, responsabile di Cpi nel municipio di Ostia ha spiegato di "voler evitare scontri e dimostrare senso di responsabilità. Vogliono crearci problemi giudiziari per non farci candidare alle elezioni e noi non ci caschiamo" ha detto Marsella.

Dopo una mezz'ora di trattativa con le forze dell'ordine i militanti si sono diretti ad Acilia dove la fiaccolata in ricordo della tragedia delle foibe si è svolta senza problemi di sorta.

Circondati da decine di agenti, invece, sfilava ad Ostia la strana accozzaglia della sinistra. Neanche 100 persone totali, di cui la maggior parte provenienti da altri quartieri della Capitale. Per stavolta ce l'hanno fatta, ma dovrebbero ringraziare il commissariato ed il senso di responsabilità di CasaPound se non ci sono stati scontri.