Il Partito della Rifondazione Comunista, è ormai prossimo al proprio decimo Congresso nazionale, fissato per i giorni dal 31 marzo al 2 aprile a Spoleto. Si sono svolti nelle scorse settimane i congressi locali nei circoli di tutta Italia e stanno arrivando i dati definitivi su come si sono espressi gli iscritti.

Decimo congresso di Rifondazione Comunista, ecco i primi risultati

Si contrappongono due mozioni alternative. La prima, dal titolo "Socialismo XXI per un nuovo umanesimo" è sostenuta dal segretario uscente Paolo Ferrero, mentre la seconda si chiama "Rivoluzione e Rifondazione.

Il partito che vogliamo. Comunista, femminista, libertario" ed è appoggiata fra glia altri dall'eurodeputata Eleonora Forenza.

Provando a riassumere la differenza politica tra i due documenti, essa riguarda soprattutto all'analisi sull'Europa e sulle relazioni con le altre forze della sinistra, oltre che su alcune questioni di impianto teorico.

Secondo i dati parziali, aggiornati al 10 marzo, diffusi ufficialmente sul sito del partito la prima mozione si attesterebbe sul 72% contro il 28% della seconda; anche se secondo dati da noi raccolti, nell'ultimo weekend di votazioni appena trascorso la seconda mozione sarebbe lievemente risalita fino a superare il 32% dei voti degli iscritti. Nella sostanza comunque 7 iscritti su 10 si assestano sulle posizioni della "maggioranza".

Secondo i dati diffusi, la prima mozione è risultata maggioritaria in praticamente tutte le Regioni italiane, ad eccezione del Molise e della Federazione estera. Il secondo documento sarebbe comunque maggioritario in alcune province come Novara, Rimini, Ravenna, Siena, Versilia, Livorno, Massa Carrara, Bari, Napoli, Caserta, Sassari e Vibo Valentia.

Gli equilibri reali definitivi si capiranno comunque dopo il 26 marzo, quando saranno finiti i congressi provinciali di Federazione. Ai vari congressi locali hanno partecipato e votato oltre 5000 iscritti.

Paolo Ferrero non sarà confermato segretario di Rifondazione Comunista, ecco chi potrebbe sostituirlo

Nonostante la prevalenza delle tesi da lui appoggiate, Paolo Ferrero non sarà rieletto Segretario nazionale, come da lui stesso dichiarato più volte negli scorsi mesi.

Finisce dunque dopo quasi 9 anni la leadership dell'ex Ministro della Solidarietà sociale del Governo Prodi II, che prese le redini del PRC nel luglio 2008 a seguito del Congresso da cui sarebbe scaturita la scissione di Nichi Vendola.

Per la successione a Ferrero il nome più accreditato alla segreteria di Rifondazione pare essere quello di Maurizio Acerbo, abruzzese, 51 anni, già deputato di Rifondazione nella XV Legislatura e successivamente consigliere regionale in Abruzzo. Non sono comunque escluse sorprese, fra le quali l'ipotesi di una "coppia" di segretari, un uomo e una donna: un'eventualità che era circolata nei mesi scorsi e che oggi sembra accantonata da tutti, ma non è da escludersi che qualcuno la possa ritirare fuori a sorpresa. Il 2 aprile ne sapremo qualcosa in più...