Imola. C’è un caso unico nel Pd dell’Emilia Romagna e forse in quello nazionale. Dai congressi di federazione, convocati in autunno prima delle elezioni politiche di primavera, è stata esentata la federazione del territorio imolese. Il motivo ufficiale è che il sindaco di Imola Daniele Manca, che sta per terminare il suo secondo mandato, sarà probabilmente candidato come capolista nel collegio comprendente Imola-Faenza e San Lazzaro di Savena. Ma non pare una causa valida: infatti sarebbe utile eleggere un segretario per gestire la transizione verso le elezioni comunali di Imola che si terranno in contemporanea (se si opterà per un election day), o pochi mesi dopo, quelle politiche.

Il sindaco Manca non vuole scontentare nessuno

In realtà Manca punta tutto sul fatto di tenere le bocce ferme per non scontentare nessuno, né renziani né orlandiani, nel caso la legge elettorale, da mettere a punto in Parlamento, prevedesse anche le preferenze. Così, con i buoni uffici di Guelfo Guelfi detto "il pisano" che a Imola è direttore generale della società del Comune "Comunica" ma che fino a qualche anno fa era uno degli strateghi più importanti e ascoltati dell’attuale segretario nazionale del Pd Matteo Renzi, è riuscito a ottenere la deroga per la grande felicità dell’attuale segretario Pd del territorio imolese Marco Raccagna che punta a rimanere tale per giocarsi le sue possibilità di essere il candidato sindaco di una coalizione che, come quella del 2013, oltre al Pd dovrebbe comprendere una parte del mondo di Comunione e Liberazione e forse qualche emulo locale dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Anche quella della coalizione è una particolarità imolese come quella che per il primo cittadino di Imola non si siano mai fatte le primarie come invece sono state eseguite per scegliere il deputato Daniele Montroni e i consiglieri regionali Roberto Poli e Francesca Marchetti. Da sottolineare pure che la decisione di non fare il congresso non è stata presentata neppure nella direzione locale del partito.

I giovani del partito sono in fibrillazione

Fra i giovani del partito imolese serpeggia un forte scontento, bisognerà vedere se qualche coraggioso la trasformerà in una contestazione visibile e diffusa tanto da far cambiare idea ai vertici nazionali e regionali del Pd. Ma bisogna sempre tenere ben presente che Manca è molto benvoluto da Renzi che, in futuro, lo vedrebbe bene anche come sottosegretario in un eventuale governo.