Intervista a tutto campo del leader della Lega, Matteo Salvini, ospite questa mattina dei microfoni di RaiRadio1. Il numero uno del Carroccio ribadisce la sua scelta di campo per il centrodestra, decidendo di non prendere parte al dibattito in corso su chi debba essere il leader dello schieramento, si scaglia contro la riforma dell’età pensionabile, innalzata a 67 anni, commenta il sorprendente risultato ottenuto da Casapound nel primo turno delle elezioni nel X municipio di Ostia e, soprattutto, tiene la porta aperta ad una futura convergenza tra Lega e M5S su alcuni temi come cancellazione della legge Fornero, degli studi di settore e approvazione di una legge sulla legittima difesa.

Salvini non esclude una alleanza post elettorale con il M5S

È un Matteo Salvini d’attacco quello che viene intervistato questa mattina da RaiRadio1. Il leader della Lega ribadisce che il suo obiettivo è quello di dare vita ad un centrodestra “compatto”, ma non esclude possibili alleanze diverse se ciò dovesse servire a portare avanti il suo programma politico. “Io con i 5 Stelle non ho alcun tipo di problema, ragiono con tutti, dialogo con tutti - si mostra comprensivo Salvini, anche se, prosegue - cerco di insultare il meno possibile ma dai 5 Stelle raccolgo solo insulti”. Il manovratore della Lega ex nordista, ormai sbarcata anche in Sicilia, imputa ai membri del Movimento di Grillo “l'incapacità di fare i Sindaci quando vengono eletti”.

Ma, ecco l’apertura verso il M5S già tentata pochi giorni fa, “se mi servisse un voto per cancellare la legge Fornero, per cancellare gli studi di settore o per approvare una legge normale sulla legittima difesa, io quel voto lo chiederei sicuramente non a Renzi, Alfano, non alla Boldrini ma ai Cinque Stelle”. Responsabilità dei pentastellati, poi, se questi ultimi dovessero decidere di proseguire ad insultarlo dicendogli “brutto, cattivo e fa schifo”.

Salvini contro la ‘infame’ legge Fornero

Discussione sulle future alleanze a parte, Salvini ci tiene a sottolineare che il suo partito sta lavorando per “mandare in pensione la gente prima di 67 anni”, come invece prescrive la legge che tra poco entrerà in vigore. Ed è proprio contro la legge che ha preso il nome dall’ex ministro del Lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, che il frontman leghista si scaglia senza mezzi termini bollandola come una “legge infame”.

Rispetto per chi ha votato Casapound a Ostia

Alla domanda su cosa ne pensi del successo elettorale ottenuto da Casapound nel primo turno delle elezioni nel X municipio romano di Ostia, Salvini risponde senza alcun dubbio: “Il voto va sempre rispettato”. Nel caso di Ostia, ad esempio, con l’astensione o con il voto ai ‘fascisti del terzo millennio’, la gente ha semplicemente dimostrato che “non ne può più di un'immigrazione fuori controllo. L'Immigrazione organizzata alla Alfano, alla Renzi, alla Boldrini” che “non funziona” perché apre le porte dell’Italia indiscriminatamente a tutti e senza alcun filtro.