Il Senato degli Stati Uniti d'America ha approvato il 19 gennaio 2018 con 65 voti favorevoli e 34 voti contrari una nuova norma di legge sulla sorveglianza globale. Se la legge dovesse ricevere la controfirma di approvazione da parte del presidente Donald Trump renderebbe possibile spiare le comunicazioni globali sia di cittadini americani che, sopratutto, stranieri, senza alcun vincolo di mandato, per ben altri 6 anni. Una legge che potrebbe far sembrare lo scandalo Datagate uno scherzo da ragazzi. E che, almeno in teoria, viola apertamente il Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che tutela e considera quasi "sacra" la privacy dei cittadini americani.

Basterà, infatti, che un cittadino americano invii un sms o faccia una telefonata ad un cittadino straniero, residente negli Stati Uniti o meno è indifferente, per essere soggetto a controllo. E, ovviamente, vale anche l'opposto.

Cosa prevede la nuova legge

Il FISA Amendments Reauthorization Acts of 2017, questo il nome del testo legislativo, consente al Governo Federale degli Stati Uniti, e quindi alle sue varie Agenzie deputate alla salvaguardia della sicurezza nazionale, in particolare dagli attacchi terroristici, di registrare e immagazzinare nei propri database tutte le conversazioni, email, sms, comunicazioni via chat, sia, come dicevamo, di cittadini americani in territorio americano, ma anche di cittadini stranieri in territorio straniero, senza distinzione alcuna.

Potranno, quindi, essere registrate le comunicazioni sia di uomini politici, imprenditori, giornalisti.

In effetti, la norma intende, sopratutto, monitorare le comunicazioni di soggetti stranieri che potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Ma molti esperti e critici hanno, immediatamente, messo in evidenza come oggetto della sorveglianza potrebbero essere proprio i cittadini americani.

I rischi internazionali

Inoltre, tale norma consentirebbe alla famosa NSA di sorvegliare obiettivi di spionaggio di paesi stranieri, cosa per la quale la legge prevede un esplicito mandato da parte dell'autorità federale. A norma di legge, infatti, le Agenzie come la NSA prima di procedere alla sorveglianza dovrebbero sviluppare delle procedure mirate per garantire che l'obiettivo della sorveglianza si trovi fuori del territorio degli Stati Uniti.

Ma basta essere titolare di un numero di telefono o cellulare per essere soggetto alla sorveglianza e, di conseguenza, alla violazione della privacy. Questo, in quanto, per poter appurare se il titolare del numero appartiene ad un paese che spalleggia il terrorismo, è necessario raccogliere altre informazioni e quindi violare la sua riservatezza.

Ora potrebbero crearsi ulteriori tensioni internazionali come quelle verificatesi un paio d'anni fa quando venne alla luce che diverse agenzie di intelligence americana spiavano liberamente le conversazioni di diversi leader politici durante i vari vertici a cui partecipavano. A meno che, ovviamente, Trump, che in un primo momento si era dimostrato contrario all'approvazione per poi cambiare improvvisamente parere, non ponga il veto presidenziale sulla legge. Tutto il mondo è in attesa.