Come è noto, da oggi, 17 febbraio, per legge scatta lo stop ai sondaggi, visto che ormai mancano solo due settimane alle Elezioni politiche 2018 previste per il 4 marzo. Le ultime rilevazioni statistiche pubblicate sugli organi di stampa risalgono quindi al 16 febbraio, quando ben cinque istituti hanno dato i loro numeri. Si tratta di Demos&Pi per il quotidiano Repubblica, di Ipsos per il Corriere della Sera, di Piepoli per La Stampa, di Cise per Il Sole24Ore e di Swg per Il Messaggero. Sondaggi, c’è da aggiungere, i cui risultati non si discostano di molto l’uno dall’altro.

Il centrodestra vola nei sondaggi

Prima coalizione si conferma quella di centrodestra, accreditata da tutti e cinque i sondaggi di una cifra compresa tra il 37 e il 39%. Primo partito della coalizione resta sempre Forza Italia con il 15-16%, in crescita secondo Demos, in calo invece secondo Ipsos. I berlusconiani, precisa il Cise, vanno fortissimo al Nord e al Sud (circa 19%) e molto male nelle ex Regioni Rosse (9%). Dietro al fenomeno Silvio Berlusconi si piazza la Lega con il 13-14%, con il Cise che dà il partito di Salvini addirittura al 7% al Sud. In lieve discesa, invece, i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, compresi in una forbice che va dal 4,3% di Ipsos al 5% di Piepoli. Enorme difficoltà, infine, ad inquadrare elettoralmente i centristi di Noi con l’Italia: Piepoli si spinge fino al 3%, Swg dice 2%, Ipsos riduce la cifra all’1,8%, Cise cala allo 0,6% e Demos non li rileva neppure.

Nel centrosinistra male il Pd

Secondo i sondaggi del 16 febbraio l’intera coalizione di centrosinistra rientra in una forbice tra il 27,6% e il 29,6%. L’unico partito sicuro di entrare in parlamento è il Pd. Ma il partito di Matteo Renzi non è dato in grossa salute, visto che viaggia da un minimo del 21,9% assegnato da Demos a un massimo del 23,7% di Cise.

Pd che rischia seriamente di finire sotto al 20% al Sud. Ma a preoccupare Renzi è anche l’alleato + Europa. Il segretario Pd avrebbe voluto incamerare i suoi voti in caso di mancato raggiungimento della soglia del 3%, ma il partito di Emma Bonino è dato da quattro istituti su cinque sopra il 3%, mentre per Cise è comunque al 2,6%.

Male, invece, le liste Insieme (per cui voterà Romano Prodi) e Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, entrambe comprese tra lo 0,5 e l’1%.

M5S e gli altri partiti

Pareri abbastanza concordi, e confermati rispetto alle precedenti settimane, quelli sul M5S, prima forza politica italiana in vista delle elezioni politiche 2018. I sondaggi del 16 febbraio vanno da un minimo del 27% rilevato da Piepoli ad un massimo del 29,4% di Cise. Sembra inarrestabile, invece, l’emorragia di consensi patita da Liberi e Uguali, accreditato di cifre comprese tra il 5,3% e il 6,5% (media 6,1%). Voti forse persi in favore di Potere al Popolo, dato sopra l’1%. Tutte le altre forze politiche non sono rilevabili, ad eccezione di Casapound con lo 0,6%.