Si è svolta nella mattinata di questo sabato 3 febbraio a Roma, nel centralissimo Teatro de' Servi, l'assemblea che ha dato vita a "Futura", una rete politica che ha come obiettivo la creazione un nuovo centrosinistra largo e plurale, diverso da quello attuale. Fra i promotori molti esponenti con un passato in SEL e che di recente in "Campo Progressista" con Giuliano Pisapia, molti dei quali non sono candidati alle imminenti Elezioni politiche. Ma che non mancano di lavorare in prospettiva, per un nuovo quadro politico in cui il centrosinistra possa tornare a unirsi.
'Futura', per un nuovo schieramento progressista
L'assemblea è stata introdotta e coordinata da Francesco Cecchetti, assessore a Scuola, Casa e Immigrazione al Comune di Capannori (LU). Il primo intervento politico è stato quello di Massimiliano Smeriglio, vice-presidente della Regione Lazio e impegnato in questa campagna elettorale nella "Lista civica Zingaretti" che ha sottolineato l'importanza di tutte le esperienze locali che tengano aperta la strada del dialogo nel campo democratico e progressista e che puntino alla trasformazione attraverso il Governo dei territori. Gli hanno fatto eco Chiara Cremonesi, Consigliera Regionale della Lombardia e Alessio Gratton, Consigliere Regionale del Friuli Venezia Giulia, entrambi impegnati per tener vive esperienze civiche nelle coalizioni di centrosinistra nelle rispettive regioni.
Non sono mancati anche gli interventi di sindacalisti, attivisti sociali e vari amministratori locali. Maria Pia Pizzolante di TILT! ha affermato: "La futura politica non può essere la scelta fra un partito che di democratico non ha nulla con un leader che si costruisce da solo la rappresentanza, e invece una politica che si rassegna alla nostalgia e non prova a immaginarsi a partire dai profondi cambiamenti della società".
Mentre le conclusioni sono state affidate a Marco Furfaro, già candidato alle Elezioni Europee per SEL e fra i promotori di Campo Progressista che ha sottolineato l'importanza di rimettersi al lavoro, subito dopo le elezioni, per la ricostruzione di un campo largo dei progressisti e democratici che provi a evitare di consegnare l'Italia alle destre e ai populisti.
Presenti in platea anche alcuni deputati uscenti come Ciccio Ferrara, Filiberto Zaratti e Giovanna Martelli, ma anche esponenti di Articolo Uno come Simone Oggionni.
L'obiettivo di "Futura", rimarcato dai vari interventi, è sostanzialmente quello di "lavorare affinché nei prossimi mesi si possa ricomporre uno schieramento progressista e innovativo, superando schemi vetusti e perdenti che rischiano ancora una volta di consegnare il Paese alle destre o alle larghe intese".
L'intervento di Laura Boldrini all'assemblea di 'Futura'
L'intervento più atteso della giornata era sicuramente quello di Laura Boldrini, presidente uscente della Camera e candidata indipendente in "Liberi e Uguali", la quale ha detto: "Volevamo dar vita a un centrosinistra largo e in discontinuità con le politiche dei governi Pd.
Non ce l'abbiamo fatta perché che il Pd non ha voluto fare il salto di qualità necessario per ridare voce all'elettorato progressista che si rifugia ora nell'astensione. In un'alleanza non possono esserci sudditi, ma pari dignità. Noi abbiamo in mente l'ambizione di fare un progetto progressista che guardi oltre l'oggi. La sinistra ha inseguito la destra sui temi dell'immigrazione e del lavoro. A questa subalternità non si risponde guardano all'età dell'oro ormai passata, ma al futuro e all'innovazione". Prima di aggiungere: "Si è subalterni sia quando ci si adegua, sia quando ci si limita a contestare l'esistente. Oggi la sinistra deve contrastare le ingiustizie, ma anche interrogarsi sul futuro, che non aspetta la politica.
Come faremo vivere i nostri valori nella quarta rivoluzione industriale e a tutelare la dignità del lavoro ai tempi della robotica? Serve una nuova cultura ecologista e la promozione di un nuovo stile di vita. Così come serve mettere il ruolo delle donne al centro della vita politica e sociale". Concludendo con l'eloquente auspicio: "Non è pensabile un centrosinistra senza un soggetto che si collochi a sinistra del Pd che lo incalzi per correggere le sue politiche".