Dopo la prima fase successiva alle elezioni dello scorso 4 marzo, quella relativa alle presidenze di Camera e Senato, il gioco della politica inizia a farsi serio e concreto. Le trattative per la convergenza su Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, eletti rispettivamente a capo della camera e del Senato, per gli osservatori politici portano ad una strada ben delineata per il futuro governo.

Nonostante le parole di pretattica dei due leader delle formazioni parlamentari con il maggior numero di seggi, Matteo Salvini per la coalizione di centrodestra, e Luigi Di Maio per il Movimento Cinquestelle, i notisti politici cercano di delineare le mosse in vista della prossima fase istituzionale: le consultazioni del Presidente Mattarella.

Salvini favorito per un mandato esplorativo?

Come prevede la Costituzione, infatti, dai giorni immediatamente successivi alle festività pasquali, dopo che nei due rami del parlamento verranno ufficialmente costituiti i gruppi parlamentari, il Quirinale darà il via alle consultazioni per verificare l'eventuale esistenza di una possibile maggioranza di governo.

L'accordo tra Salvini in qualità di vero leader della coalizione di centrodestra, e Luigi Di Maio, capo politico del Movimento Cinquestelle per le presidenze dei due rami del parlamento, nonostante le dichiarazioni dei due leader, probabilmente non è stato solamente un caso di 'cortesia istituzionale'.

Secondo molte fonti, i due si starebbe sentendo telefonicamente molto più di quanto possano ammettere, e la trattativa, in questo caso, riguarda di verificare se possano davvero esistere le condizioni di proporre a Mattarella una maggioranza di governo.

Sicuramente tra i due si tratta non solo di convergenze programmatiche, ma anche di come costruire questa ipotetica maggioranza. Sicuramente Salvini sta provando a inserire l'intera coalizione, non solo la sua pur cospicua pattuglia di eletti in quota Lega per consentirgli di rimanere a capo dell'intera coalizione di centrodestra.

E sul nome da proporre quale futuro Presidente del Consiglio, secondo molti osservatori politici, proprio le presidenze di ieri metterebbero in pole position il leader del carroccio. per molti, la mossa di aver concesso la poltrona al vertice del Senato a Forza Italia e quella della camera ai Cinque Stelle avrebbe una precisa strategia: quella di chiedere per la Lega, e quindi per sè stesso, la poltrona più ambita.

Tra poco più di una settimana inizieranno le consultazioni, e solo allora potremo vedere se le supposizioni degli addetti ai lavori si verificheranno veramente. Per adesso ci si limita a riportare quello che, a rigor di logica, potrebbe essere lo scenario più