Index Research ha presentato le nuove intenzioni di voto degli italiani aggiornate a giovedì 5 aprile, nel corso della trasmissione "Piazzapulita", in onda nella prima serata di ieri su La7. A sorpresa cresce il PD del reggente Maurizio Martina. In calo, invece, M5S e Lega Nord. Guadagna terreno, infine, Forza Italia.

Ieri, intanto, si è concluso il primo giro di consultazioni con un sostanziale nulla di fatto. Le principali forze politiche hanno confermato le proprie posizioni rispetto alla vigilia, non offrendo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un aiuto concreto nel risolvere il rebus inerente la formazione di un nuovo governo.

Il Capo dello Stato, al termine della giornata, ha sottolineato la necessità di una seconda tornata di incontri. Con ogni probabilità, le delegazioni dei partiti torneranno a salire al Colle la prossima settimana.

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Rispetto alla settimana scorsa, il M5S perde lo 0,3%, attestandosi al 34,3%. Il partito di Beppe Grillo si conferma prima forza politica del Paese, con un vantaggio di oltre 10 punti percentuali sul secondo. Nella giornata di ieri, il candidato premier Luigi Di Maio ha ribadito la propria volontà di avere un incontro con Matteo Salvini e Maurizio Martina, proponendo loro un governo insieme ai 5 Stelle.

Il nuovo leader del Centrodestra ha già fatto sapere di non essere disposto a rompere con la coalizione più votata dagli italiani, mentre il reggente del Partito Democratico ha ribadito la posizione iniziale, quella cioè di volersi sedere all'opposizione, rispettando il voto espresso dal popolo nel corso della giornata del 4 marzo.

Per i "grillini", il cammino verso la formazione di un nuovo governo con Di Maio premier è tutto in salita.

Intanto la Lega Nord perde mezzo punto percentuale, scivolando al 23%, dato comunque superiore rispetto a quello evidenziato dai sondaggi Bidimedia del 3 aprile. Per il Carroccio una battuta d'arresto inaspettata, dopo il balzo del 6% fatto registrare a due settimane dal voto.

La flessione del partito di Salvini è bilanciata dalla risalita di Forza Italia, in crescita dello 0,4%, che la porta all'11,6%.

Il partito di Silvio Berlusconi potrebbe essere l'ago della bilancia per la formazione del futuro governo, dopo il veto posto sull'ex premier da Di Maio e i "grillini". Guadagna qualcosa anche Fratelli d'Italia, che Index Research pone al 3,6% nella prima rilevazione del mese di aprile.

Il dato migliore, però, viene fatto registrare a sorpresa dal PD, a testimonianza di come la figura di Maurizio Martina sia stata accolta positivamente dall'elettorato del Centrosinistra. Il Partito Democratico cresce dello 0,5%, salendo fino al 18,2%. Alla luce delle dichiarazioni rilasciate ieri dal reggente, non vi sono possibilità di un'eventuale maggioranza M5S-PD, come si era augurato invece Di Maio. Ad oggi, Martina continua a seguire la linea dettata dal segretario dimissionario Matteo Renzi che, all'indomani della sconfitta elettorale, aveva chiarito come il PD dovesse sedersi ai banchi dell'opposizione.