L’accordo è stato chiuso’. Con queste parole, Matteo Salvini, ha fatto comprendere come Lega e Cinque Stelle siano giunte finalmente ad un accordo totale sia sui punti del contratto di Governo che sul nome del premier. Come è emerso nei giorni scorsi non sarà nessuno dei due a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio ma una figura neutrale, esterna ad entrambi i partiti. Il nome che sembra ormai aver ottenuto i consensi da parte di entrambi i partiti è quello di Giuseppe Conte. L’unica paura del leader della Lega è che qualcuno possa porre dei veti alla loro candidatura che, rammentiamo, esprime la volontà del popolo emersa dai risultati delle elezioni.

Ecco tutti i nomi del Governo Lega-M5S

Oltre a Conte come premier, sono stati decisi anche alcuni ministri con ruoli chiave a Palazzo Chigi. Per quanto riguarda gli Esteri il ruolo dovrebbe andare a Giampiero Massolo, diplomatico della Fincantieri che rientra in un’ottica di dialogo con l’Europa anche se si tratta di una figura molto distante dai principi antieuropeisti dei Cinque Stelle. Per il Ministero dell’Economia il nome più forte è quello di Paolo Savona che porterebbe competenza ed esperienza visto il suo passato da Ministro dell’Industria con Berlusconi premier. Il Tesoro, invece, dovrebbe essere presidiato dalla Lega tramite Giancarlo Giorgetti. L’alternativa a Giuseppe Conte sarebbe Andrea Roventini le cui quotazioni, però, sono calate notevolmente negli ultimi giorni.

Un Governo ipotizzato in due ore di dibattito

L’incontro tra Salvini e Di Maio di domenica ha finalmente risolto il problema di mettere in piedi una squadra che soddisfi entrambi i partiti. Secondo il leader della Lega è stato scelto un premier che non si è mai schierato apertamente per nessuno dei due partiti, pertanto garantirà un equilibrio fondamentale in un Governo formato da due partiti contrapposti come Lega e M5S.

Anche i ruoli dei due leader sono stati definiti con Salvini che sarà a capo del Ministero degli Interni e Di Maio invece al ministero Lavoro-Sviluppo economico che sarebbe una novità introdotta su proposta proprio dei Cinque Stelle come soluzione per risolvere in maniera più concreta molti problemi degli italiani.

Gli altri nomi e la battaglia ‘moderata’ all’Europa

Se sulla Difesa e sul MEF avranno rilevanza i consigli del Presidente della Repubblica Mattarella, sono stati ipotizzati anche dei nomi per gli altri Ministeri, con una porta aperta – almeno per Salvini – a Fratelli d’Italia. Alla Sanità dovrebbe andare Giulia Grillo dei Cinque Stelle mentre per l’Agricoltura il nome è quello del leghista Nicola Molteni. Alle Riforme e rapporti con il Parlamento la candidata principale è Giulia Buongiorno mentre per l’Istruzione si parla di Gianluca Vago. “Trasporti” e “Sport e Beni culturali” dovrebbero andare rispettivamente a Lega e M5S con i nomi ancora da delinearsi. Per gli Affari europei si pensa a un nome scelto da Di Maio ovvero Vincenzo Spadafora mentre l’Ambiente dovrebbe finire nelle mani di Lucia Bergonzoni.

Un punto cardine che accomuna Lega e Cinque Stelle è quello di rinegoziare con l’Europa molti aspetti tra i quali il debito. Secondo Salvini – che intanto ha dichiarato inopportune le parole del Ministro Bruno Le Maire – bisogna pensare prima alle necessità dei cittadini e ridurre la povertà. ‘Non faremo come i Governi precedenti’ dice il leader della Lega. Di Maio conferma le parole di Salvini dichiarando che gli italiani hanno la priorità rispetto agli accordi europei in termini di spread, banche e gli altri parametri imposti da Bruxelles. ‘Siamo un paese con una forza economica tale da poter trattare con l’Europa’ ribadisce ancora Salvini. Tutto questo in risposta ai ministri europei che invitavano a non cambiare quanto stabilito finora in tema di immigrazione, Banche e debito.