Oggi, nonostante sia domenica, la Lega e i 5 Stelle continueranno a trattare per la formazione del nuovo possibile Governo. La carne sul fuoco è tanta e trovare un accordo tra due partiti con due elettorati così eterogenei non è facile, specialmente in così poco tempo. Entrambi i leader sono però fiduciosi, l'argomento di cui tratteranno oggi è soprattutto la leadership di questo nuovo Esecutivo, ossia il nome del premier.

Trattative in corso

Le trattative sono serrate, le pressioni da coalizioni, partiti e Colle sono molto forti. Salvini e Di Maio devono indicare il premier entro pochissimo tempo: giorni, se non ore; il leader grillino nella giornata di ieri si è presentato in ritardo al Pirellone per incontrare Salvini, qualcuno dice che è stato trattenuto dalla Casaleggio e da Grillo per ricevere istruzioni su come comportarsi.

E' ormai da diverso tempo che si parla della volontà ferrea di Di Maio di installarsi a Palazzo Chigi a tutti i costi, così fondamentale per lui che è pronto a cedere su temi, programmi e poltrone pur di diventare premier. Poche ore fa la Meloni ha anche rivelato che il 5 Stelle ha cercato una sponda in Fratelli D'Italia offrendogli poltrone in cambio del voto di fiducia al governo pentastellato. La Casaleggio è totalmente contraria a un governo tecnico e auspica che come primo ministro sia indicato un loro uomo, che risponda subito al telefono se contattato. L'appoggio del Quirinale a una leadership grillina potrebbe esserci: Mattarella sembra non gradire Salvini come premier e così il capo dello Stato potrebbe intravedere Di Maio come un male minore.

Il tema ministri è invece quello più delicato e complicato di tutta la faccenda, in molti vogliono una poltrona ma nel 5 Stelle è veramente complicato trovare qualcuno di sufficientemente esperto, politicamente parlando, di gestire un ministero. Per essere ministro le capacità amministrative sono un must e, secondo quanto affermato da Vincenzo Spadafora (5 Stelle), serve "gente che obbedisce".

La Lega è pronta

Quanto riguarda i nomi spendibili per i ministeri da trovare all'interno della Lega non ci sarebbero invece particolari problemi. La Lega è già alla guida di diverse amministrazioni locali al Nord Italia oltre che di alcune Regioni, i nomi più quotati per avere ruoli ministeriali sono Molteni e Giorgetti. Andrà inoltre capito se sarà possibile, last minute, inserire nella squadra altri elementi della coalizione di centrodestra, anche se nelle ultime ore, dopo le recenti esternazioni di Giorgia Meloni, ci sarebbero poche possibilità in tal senso.