Volano gli stracci tra Italia e Francia. Insulti reciproci, repliche e contro-repliche dai toni durissimi. Una vera e propria escalation verbale quella in corso tra Italia e Francia sul tema migranti. Non si è fatta attendere la presa di posizione del presidente della Repubblica transalpino Emmanuel Macron, dopo il gran rifiuto del nostro Paese di aprire i porti italiani per accogliere la nave Aquarius della ONG Sos Mediterranée, bloccata ormai da giorni nel canale di Sicilia con a bordo con 629 persone. "Italia cinica e irresponsabile": queste le parole dell’inquilino dell’Eliseo, mentre a rincarare la dose ci ha pensato il suo primo ministro Edouard Philippe, che ha spiegato come l'Italia con la decisione assunta su Aquarius abbia scelto di non rispettare gli obblighi internazionali sottoscritti.

Ancor più taglienti sono state le parole spese all’indirizzo dell’esecutivo di Roma da parte del movimento politico che fa capo a Macron. Gabriel Attal, portavoce di En Marche, partito di maggioranza francese, ha bollato come “vomitevole” la posizione del governo italiano sui migranti, aggiungendo che "è inammissibile e immondo fare della piccola Politica su delle vite umane".

Le accuse dalla Spagna

Se da Parigi sono arrivate bordate di questo calibro, non meno piccate sono state le reazioni provenienti dalla Spagna, il cui capo del governo, il socialista Pedro Sanchez, ha manifestato la disponibilità ad accogliere nel porto di Valencia i migranti a bordo della motonave ancora bloccati in mare tra Malta e le coste siciliane.

La ministra della Giustizia del neonato esecutivo iberico, Dolores Delgado, ha argomentato come l'Italia rischi "responsabilità penali internazionali" per la vicenda della nave Aquarius a causa del mancato rispetto del diritto umanitario, delle convenzioni e degli accordi internazionali. “Si tratta di rispettare le convenzioni e i trattati internazionali di cui tutti gli Stati fanno parte" ha aggiunto la titolare della giustizia di Madrid – nel corso di un’intervista con un’emittente radiofonica - aggiungendo che il diritto umanitario è "essenziale" e che esistono "meccanismi" per perseguirne il mancato rispetto.

Socialisti europei:"Un poveretto"

Nell’ambito dello scontro che è divampato sulla gestione del fenomeno migratorio e sulle responsabilità di accoglienza che ha coinvolto i principali soggetti politici europei è da registrare, infine, la dichiarazione del numero uno dei socialisti europei, il tedesco Udo Bullmann, che attaccato direttamente titolare del Viminale e leader della Lega: “Quello che fa Salvini, che vuole dimostrare le proprie idee con la forza e a scapito di donne incinte dimostra quanto possa essere poveretto".