Mario Monti da Professore diventò Presidente nel momento in cui l'Italia aveva bisogno di rimettere a posto i conti. Napolitano gli chiese di formare una squadra di ministri e prenderne le redini per rimettere in carreggiata l'Italia. Era il famigerato Governo tecnico, con il quale per la prima volta si iniziò a lottare contro lo "spread" e si innescarono una serie di riforme che misero le mani nella tasche degli italiani. Un ricordo non certo dolcissimo e che negli ultimi tempi viene rinnovato ogni qualvolta viene citata la Legge Fornero, autentico spauracchio da superare per la Lega ed il Movimento Cinque Stelle.

Monti, oggi senatore a vita, è intervenuto nella trasmissione televisione Agorà di Rai 3 ed ha avuto modo di dire la sua su quelle che sono alcune dinamiche politiche attuali e non ha lesinato frecciate nei confronti di alcuni esponenti di spicco della maggioranza e dell'opposizione. Seppur con la consueta pacatezza Monti sembra davvero averne per tutti.

Monti parla di inconsapevolezza di Salvini

L'attualità impone riflessioni su quella che è la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza deliberata dal Governo Conte. L'innalzamento del debiti ai fini di colmare la necessità di reperire fondi per coprire un nuovo sistema previdenziale, il Reddito di Cittadinanza e la Flat Tax resta un tema particolarmente dibattuto.

Monti, in particolare, ritiene che in questa fase la politica non sia molto credibile da entrambe le parti. Le parole pià significative le riserva a Salvini per il quale esisterebbe "il rischio che si spari sui piedi". Parole decise, poiché "fa bene - sottolinea Monti -a pensare a quale Italia lascerà ai figli, ma poi le sue poltiiche denotano una grande inconsapevolezza sull'economia, oltre che un'oscillazione incontrollabile del pensiero".

Una critica che, seppur priva di toni forti, racchiude frecciate abbastanza eloquenti e che evidenziano quasi la voglia di far emergere l'inadeguatezza del Ministro dell'Interno rispetto a temi scottanti come quelli economici.

Monti attacca la poca credibilità di Renzi

Matteo Renzi, in questi giorni, in riferimento alla manovra del governo non ha avuto problemi a parlare di "deriva venezuelana" ed economia a rischio blocco nei prossimi mesi.

L'oggetto del contendere è il deficit che potrà innalzarsi fino al 2,4%. Monti, però, dimostra di avere la memoria lunga: "Renzi critica questa manovra con considerazioni conndivise anche da me. Non dimentichiamoci però che Renzi aveva proposto per i successivi tre anni il 2,9% di disavanzo". Si attende, adesso, la risposta dei diretti interessati.