Una mosca bianca. La ricostruzione della stampa, relativamente alla decisione collegiale del Governo di approvare l'aggiornamento del Def, ha posto l'accento sul fatto che all'interno dell'esecutivo il Ministro Tria sarebbe stato messo in minoranza rispetto alla sua idea che innalzare il deficit fino al 2,4% sarebbe stata una mossa azzardata. Per altri, invece, rappresentava un'esigenza, dettata dalla necessità di dar vita all'ormai famigerata "Manovra del popolo". A distanza di qualche giorno si sta palesando di rivedere, almeno in parte, la nota di aggiornamento che indispettisce l'Europa e diventano pubbliche anche alcune idee del Ministro dell'Economia.

Tria parla con sincerità

Tria, alla presentazione del rapporto dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile alla Camera, non ha innalzato i toni, ma ha comunque trovato il modo di dire la sua sull'attuale situazione. La tensione tra il Governo gialloverde in sella all'Italia e l'Unione Europea è innegabile, ma il Ministro sembra non convidere i toni di sfida di Di Maio e soprattutto Salvini verso Bruxelles. Secondo Tria in Europa ci sono delle regole che sono state sottoscritte e che vanno rispettate. Non si fa problemi nell'ammettere che la nota di aggiornamento del Def non le rispetta e bisognerà trovare il modo di "spiegare quali sono le ragioni di questo e quali sono gli obiettivi. Su questo si gioca il futuro”.

Dichiarazioni che, in un certo senso, sembrano invitare la politica della maggioranza italiana a riflettere bene sui passi che si stanno compiendo e che potrebbero portare ad imboccare una via di non ritorno qualora si decidesse di procedere senza il benestare dell'Unione Europea.

Tria sottolinea l'importanza della sostenibilità finanziaria

Tria occupa la poltrona di Ministro dell'Economia che nella primissima lista di Giuseppe Conte spettava al professor Savona. Un nome troppo anti-europeista per il giudizio di Mattarella che fece addirittura saltare il primo tentativo di formazione del Governo per quel motivo.

Oggi Tria, non sempre sulla stessa lunghezza d'onda, sembra avere un approccio preciso verso l'Europa. “Tutto il complesso delle norme europee - prosegue Tria - hanno necessità di essere discusse con calma e occorre convincere tutti i paesi che stiamo andando verso la disgregazione e bisogna puntare sulla sostenibilità finanziaria certamente", pur non sottovalutando l'importanza degli aspetti sociali.