Il Movimento Cinque Stelle si è insediato al Governo come il primo partito italiano. Un consenso cresciuto andando a parlare con la gente, ma anche attraverso gesti concreti. Per qualcuno meri atti dimostrativi, per altri un tangibile segnale di vicinanza all'elettorato. Quel che è certo è che, ogni qualvolta c'è occasione, i parlamentari grilini possono si mettono le mani in tasca. Dove finisca la reale voglia di stare vicini ai cittadini e dove la ricerca di consenso non è dato saperlo, Di Maio, tuttavia, ci tiene a a sciorinare dati concreti.

E lo fa anche stavolta in una diretta Facebook in cui annuncia che i parlamentari del M5S devolveranno una parte dei loro compensi da "rappresentati del popolo" in favore delle popolazioni che, nelle ultime settimane, sono state pesantemente colpite dai danni del maltempo.

Di Maio ricorda le scelte passate del Movimento Cinque Stelle

Prima di annunciare ciò che sarà fatto, Luigi Di Maio preferisce fare un passo indietro. Il Ministro del Lavoro sottolinea come, nella scorsa legislatura, i 130 parlamentari del Movimento Cinque Stelle abbiano restituito metà dei loro stipendi ai cittadini, per un totale di 23 milioni di euro. Anche la legislatura appena iniziata sarà caratterizzata dal fatto che nessuno dei trecento esponenti del M5S presenti tra Senato e Camera si intascherà interamente il proprio stipendio.

A luglio, infatti, è andato in scena il primo "Restitution Day", una data fissata in cui ciascun senatore o deputato pentastellato è stato chiamato a restituire la cifra fissata dal partito.

Di Maio invita le altre forze politiche a fare lo stesso

"Adesso - annuncia Di Maio - è arrivato il giorno della seconda volta". I parlamentari, infatti, dovranno restituire una cifra che è stata messa da parte da luglio fino a settembre e che, moltiplicata per i 300 grillini in parlamento, crea un capitale di due milioni di euro.

Il Ministro del Lavoro, come capo politico, annuncia di aver deciso che questa cifra sarà interamente devoluta alle popolazioni che, negli ultimi tempi, hanno subito danni dal maltempo. Di Maio spiega che la cifra sarà versata sul conto della Protezione Civile che si occupa di assistere ad aiutare le popolazioni alluvionate.

"Crediamo - ha detto - che i parlamentari guadagnino troppo e presto metteremo mano agli stipendi di tutti" "Gli sprechi da tagliare - continua Di Maio - non finiscono mai e ne dovremo tagliare molti altri. Senza aspettare una legge, però, manteniamo le promesse".

Nel corso del suo intervento Di Maio ha sfida gli altri partiti a fare lo stesso, mostrando un foglio in cui è presente l'Iban della Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché, qualora volessero, anche tutti i politici abbiano la possibilità di sostenere le popolazioni colpite dal maltempo tassandosi sul proprio stipendio da parlamentari.