Il vicepremier Salvini ha trattato l'argomento dei costi affrontati dall'Italia per accogliere i migranti. Al Forum delle Associazioni Familiari il ministro dell'Interno ha proposto degli interventi diretti in Africa, così l'Italia spenderebbe meno dei 35 euro al giorno per ciascuno migrante. Il piano del leader della Lega consisterebbe nel chiudere i porti, regolamentare la concessione del diritto di asilo e ridurre le spese per i centri profughi. Ciò troverebbe attuazione con il Decreto Sicurezza dove si stabilisce che i bandi per i centri di accoglienza verranno rivisti al ribasso.

Secondo Salvini, l'Italia in questi anni ha sostenuto spese elevate per accogliere centinaia di migliaia di migranti e sarebbe stato meglio aiutare direttamente le popolazioni nel loro Paese.

Salvini: meglio spendere 6 euro al giorno piuttosto che 35

Il vicepremier è stato chiaro: l'Italia ha speso troppo in questi anni. È necessario un taglio dei costi. Ogni giorno il nostro Paese spende circa 35 euro per ogni migrante. Il denaro che viene speso per vitto, alloggio e formazione, secondo Matteo Salvini, finisce nelle mani di coop, Onlus e Ong. Il motto della Lega è "aiutiamoli a casa loro". Un esempio convincente è quello del Ghana dove, in base a quanto detto dal vicepremier, con 6 euro al giorno per ogni bisognoso, l'Italia, entro Natale, garantirà a 800 potenziali migranti ciò di cui hanno bisogno, compresa la formazione professionale.

Per il Paese significherebbe un grande risparmio rispetto alle spese fatte fino ad oggi. Inoltre si darebbe meno spazio alle cooperative che approfittano della situazione e che Salvini, come ha più volte ribadito, sta cercando in tutti i modi di "mettere a pane e acqua".

Il leader leghista contro le finte coop, ma non tutte sono così

Al terzo congresso di Unicoop il leader leghista ha dichiarato di aver cercato di agire contro quelle cooperative "finte" che, grazie all'aumento dell'immigrazione e alla necessità di garantire ai migranti un'accoglienza adeguata, negli anni hanno aumentato i bilanci in modo notevole.

Salvini ha poi ammesso che non bisogna identificare le coop solo come un giro di affari, bensì tenere presente che ce ne sono anche alcune che fanno bene il loro lavoro. Ormai per gli per gli italiani, quando si parla di cooperative, si pensa subito a business e criminalità, invece bisognerebbe pensare che ci sono organizzazioni che si impegnano ogni giorno, senza secondi fini.